Riforma lavoro, c’è il via libera

Il progetto di legge è stato approvato in Commissione: novità per chi aiuta i familiari non autosufficienti

Migration

Con 9 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti, in Commissione Finanze è stato approvato il progetto di legge per la riforma del mercato del lavoro. Tante le novità, molte già concordate, altre per le quali bisognerà attendere fino al prossimo anno per avere un quadro più preciso. Perché per saperne di più su contratti a tempo determinato e distacchi, per esempio, bisognerà attendere un decreto ad hoc che ‘nascerà’ da nuovi confronti con sindacati e associazioni di categoria. Per quel che riguarda l’assistenza familiare, si introduce la possibilità che sia considerata attività lavorativa non subordinata e regolarizzabile, con contratto di collaborazione, l’attività di cura, supporto e assistenza verso persone unite da vincolo di parentela entro il terzo grado, se sono svolte per assistenza di minori di età non superiore ai 13 anni, oppure di persone in stato di disabilità o non autosufficienza certificato da Iss. Per i rapporti accessori saltuari di piccola collaborazione domestica, Libera e Repubblica Futura presentano emendamenti. Tra questi, Rf propone di eliminare il costo di registrazione del rapporto, pari a 50 euro. "Quella cifra mi pare il minimo – replica Lonfernini – con la registrazione regolarizziamo il lavoro del collaboratore domestico e diamo un po’ più di tutela e sicurezza a chi offre il lavoro e a chi lo presta". Gli emendamenti sono respinti.

"Ho voluto rispettare – spiega Lonfernini, dopo il via libera – la necessità manifestata dai sindacati di non creare turbative nel delicato momento di definizione del testo unico del settore industria, così come ho pieno rispetto per la decisione di ricorrere allo strumento democratico dello sciopero. Spero però che anche loro abbiano riconsiderato il giudizio di inutilità espresso su questo progetto di legge". Subito dopo la seconda lettura, prevista per novembre in Consiglio grande e generale, ripartiranno immediatamente i confronti sulle tematiche rimaste in sospeso, alla ricerca della più ampia condivisione possibile, per emanare i decreti previsti alla scadenza stabilita, entro il mese di giugno. "Ritengo il Progetto di Legge licenziato in Commissione blindato – afferma Lonfernini – visto l’ampio e lungo lavoro di condivisione svolto fuori e dentro l’aula. Abbiamo di fronte sfide nuove e cambiamenti radicali, dobbiamo saperli affrontare e gestire al meglio, per la piena soddisfazione e tutela dei lavoratori, di tutti i lavoratori".

Nuove esigenze sono in attesa di risposte, come la revisione del tempo determinato e dei distacchi; la disciplina del lavoro temporaneo; regole più chiare sul lavoro dei minori e nuove norme sull’assistenza familiare. Un percorso che passa anche attraverso un nuovo Ufficio del Lavoro e delle Politiche Attive e una nuova struttura del Centro di formazione professionale. "Ci sono scelte politiche che possono apparire difficili e poco popolari – conclude il Segretario di stato – ma quello che deve prevalere sempre è il senso di responsabilità, lo stesso che ha consentito al nostro Paese di affrontare un mare in tempesta, senza fare distinzioni e senza lasciare indietro nessuno".