Sanpa alle urne: "Per noi è un’opportunità"

Oltre 330 ospiti della comunità hanno potuto votare da non residenti: "Ci fa sentire parte del mondo esterno mentre siamo in cura"

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Regna la quiete dalle parti di San Patrignano. Mentre all’ingresso della comunità sui colli riminesi sono allestiti i seggi 8 e 9, ultimi due della sezione di Coriano, dove residenti e ospiti di Sanpa arrivano alla spicciolata per dire la loro sul governo che verrà. Questione di pochi minuti, forse meno. In cui gli ospiti della comunità si recano in una stanza adibita per il ritiro del ’fagotto elettorale’ composto dalla tessera e dalla deroga del sindaco del rispettivo Comune di residenza, che abilita chi si trova a Sanpa per svolgere un percorso di cura al voto fuori Comune o Regione. Questione di pochi minuti sì, a fronte però di un lavoro che sta dietro questo iter e che necessita di "un mese di lavoro per arrivare con tutta la documentazione necessaria in tempo per le elezioni", assicura Antonello Ricci, impiegato di San Patrignano che da trent’anni svolge, tra le altre cose, i compiti amministrativi legati al voto nella comunità.

Due le fasce orarie preferite dagli ospiti di Sanpa. "La mattina e prima di cena, dopo aver sfruttato il giorno libero tra passeggiate in collina o nella sala cinema e in aula teatro", spiega Alfonso, ospite della comunità e residente a Salerno che grazie all’iter di richieste straordinarie per il voto fuori dal Comune di residenza ha potuto sfruttare quella che assicura essere "una grande opportunità". Opportunità per ben 500 persone, provenienti da Catania e fino a Bolzano. Questo il numero degli aventi diritto che a ieri si trovano in cura a San Patrignano. Di questi, un centinaio ha preferito non votare e quindi non avviare l’iter di richiesta della deroga. Per un’altra settantina invece non si è riusciti a recuperare la tessera elettorale. In tutto, sono quindi 330, ospite più ospite meno, quelli aventi diritto che ieri si sono recati alle urne. "In comunità c’è stato un forte interesse per queste elezioni – assicura Alfonso –. Molti ragazzi volevano sapere i pareri di chi vive all’esterno per cercare di ampliare la propria informazione sui programmi dei partiti. Il momento per il mondo è particolare e questo viene percepito anche all’interno della comunità che con questa opportunità ha modo di sentirsi comunque parte anche dell’esterno", ammette l’ospite di Sanpa mentre ai propri coinquilini di comunità allunga le buste con tessera e deroga per votare.

Peccato solo "che quest’anno la campagna di corsa non ha permesso ai candidati di fare visita alla comunità per qualche incontro, come era avvenuto in passato", continua Alfonso. Ed è in un clima di assoluta tranquillità che il tram tram elettorale procede spedito a San Patrignano, in un ambiente familiare e, appunto, di comunità, persino con un gatto che scorrazza placido tra le urne mentre ospiti di tutte le età si danno il cambio nelle cabine e il grande albero di Sanpa osserva, sovrintende l’esercizio di un diritto. Per tutti. Universale, appunto.

f.z.