Scuola, boom di tamponi nelle farmacie

Molti sono insegnanti, ma anche tanti genitori che portano i loro figli per poter entrare in classe

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"Da quando è ricominciata la scuola, siamo pieni praticamente tutti i giorni". Parola dei farmacisti riminesi, che nell’ultima settimana si sono ritrovati a dover fare i conti con un vero e proprio assalto ai tamponi rapidi. Una corsa dovuta senza dubbio alla ripartenza dell’anno scolastico, con i nuovi obblighi per il personale docente e ausiliario (con sospensione e congelamento dello stipendio dopo il quinto richiamo) ma anche alla ripresa delle attività sportive per bambini e ragazzi, oltre a matrimoni e fiere di settore. Certe farmacie, come la San Michele, arrivano a fare anche 150 tamponi al giorno.

"In estate le richieste erano legate prevalentemente agli eventi – spiegano dalla farmacia Vallesi in Corso d’Augusto –. Adesso invece i test si legano molto anche ed esigenze di tipo lavorativo. Questa settimana abbiamo avuto tantissimi lavoratori del mondo dell’istruzione. Ma ci sono anche genitori che portano i loro figli a sottoporsi al tampone in quanto il Green pass è richiesto per lo svolgimento di determinate attività sportive e per gli allenamenti. Mediamente effettuiamo circa venti test al giorno e abbiamo l’agenda piena". "Questo è ancora niente però – continuano dalla farmacia Vallesi –. Nei prossimi giorni prevediamo un vero e proprio boom. L’annuncio del Governo, che ha introdotto l’obbligo anche per i dipendenti del settore pubblico e privato, si è fatto sentire. In tanti sono già venuti qui a chiedere indicazioni".

"Negli ultimi venti giorni abbiamo avuto un vero e proprio boom – aggiungono dalla farmacia Cantelli di piazza Tre Martiri – ma i numeri sono ulteriormente incrementati in concomitanza con la ripresa delle lezioni. Tanti professori vengono qui per i test nasali. Noi ne effettuiamo quasi 60 al giorno. Di più attualmente non possiamo. Ma a chiederlo sono anche coloro che hanno necessità di accedere all’ospedale per far visita ad un parente o per altre motivazioni. E’ scontato dire che nei prossimi giorni ci sarà una nuova corsa. Gestire le richieste non sarà semplice".

C’è poi la questione del prezzo. "Qualcuno telefona e vuole sapere se è vero che i tamponi diventeranno gratuiti" rivela un altro farmacista. Uno dei nodi del rafforzamento dell’obbligo di Green pass voluto dal Governo è legato proprio al costo dei test necessari ad ottenere il passaporto di immunizzazione. L’esecutivo, secondo alcune indiscrezioni emerse in questi giorni, starebbe lavorando ad una misura per imporre prezzi calmierati. Questo l’orientamento emerso dalla cabina di regia sull’emergenza Covid. La certificazione verde viene rilasciata a seguito di guarigione dalla malattia, in seguito a vaccinazione e, appunto, in presenza di un test negativo effettuato entro 48 ore.