Segni di ripresa: 10mila opportunità di lavoro

Sono le nuove assunzioni previste nel periodo agosto-ottobre, più del doppio rispetto al 2020. Il turismo è il settore trainante

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I segnali positivi sono diversi. Il peggio è alle spalle: l’economia vive un momento di crescita dopo le difficoltà legate agli effetti della pandemia. Il 2021 è l’anno del rimbalzo, il 2022 potrà essere – almeno questa è la speranza – l’anno dell’effettiva ripresa. Nei giorni scorsi Paolo Maggioli, presidente di Confindustria Romagna, ha parlato di "stagione estiva straordinaria, anche di più. E questo dà fiducia per i mesi successivi".

I numeri relativi all’occupazione ne sono conferma: i dati dell’indagine Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, dicono che sono 9.500 i nuovi ingressi nel mondo del lavoro previsti tra agosto e ottobre. Poco meno di 10mila assunzioni, quindi. E se la previsione sarà confermata, si potrà parlare a tutti gli effetti di un boom: la crescita è di oltre 4.500 unità rispetto allo stesso periodo del 2020 (quest’anno, in sostanza, le opportunità di lavoro saranno più del doppio di dodici mesi fa). Ma l’incremento è notevole anche se il termine di paragone diventa il 2019, prima della pandemia: due anni fa furono meno di 7mila gli ingressi.

Già, ma in quali settori si cerca – e si cercherà – personale? Il primo tra tutti è quello delle professioni commerciali e dei servizi (56%). Non potrebbe essere altrimenti in una Riviera che grazie al turismo ha vissuto una memorabile stagione estiva, per molti operatori – albergatori in primis – migliore del 2019. Seguono gli operai specializzati (16%), i profili generici (13%), i dirigenti e gli specialisti tecnici (+8%) e gli impiegati (7%). Significa che il settore dei servizi assorbirà oltre 7.600 delle 9.500 assunzioni previste, con una crescita a sua volta di circa 4mila unità rispetto allo stesso periodo del 2020 e di 2.300 rispetto al 2019.

L’indagine Excelsior ha rilevato, nel Riminese, 2.390 ingressi nel mondo del lavoro programmati ad agosto sui 23.900 della regione. Di questi, il 17% è stabile (cioè con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato), mentre nell’83% dei casi è a termine. E ancora: le entrate si sono concentrate per l’85% nel settore dei servizi e per l’80% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. In 36 casi su 100 le imprese hanno previsto difficoltà nel trovare i profili desiderati. Molte hanno dovuto poi effettivamente affrontare il problema. Alcune l’hanno risolto, altre sono rimaste sguarnite. Offerte di lavoro rimaste senza risposta.

Giuseppe Catapano