Rimini: segregata e picchiata dal figlio per l’eredità

L’anziana madre finita al pronto soccorso dopo l’ennesima aggressione: per la paura la 78enne si è trasferita a casa della figlia

Rimini, 9 dicembre 2022 - La sua vita era diventata un incubo, a causa di quel figlio violento che abita nella casa a fianco alla sua. Minacce, insulti, botte. Ma lei aveva sempre evitato di presentare denuncia contro di lui, un 55enne già finito a processo e condannato per aver aggredito la sorella. Fino all’ultimo pestaggio, avvenuto il 16 ottobre scorso.

Sono stati i carabinieri a intervenire dopo l’aggressione
Sono stati i carabinieri a intervenire dopo l’aggressione

Quel giorno il figlio si è presentato nell’appartamento dell’anziana madre e, dopo aver chiuso la porta a chiave, ha cominciato a picchiarla selvaggiamente, prendendola a schiaffi e pugni. Provvidenziale l’intervento dei carabinieri, chiamati da uno degli altri figli della donna. Per alcuni secondi la 78enne era riuscita a sottrarsi alla furia del figlio, e a prendere il telefonino per chiedere aiuto. La scena che si sono trovati davanti i militari quando sono arrivati nella casa della donna, a San Giovanni in Maringnano, era terrificante. L’anziana era in lacrime, il volto tumefatto a causa dei colpi subiti, e per la paura si era fatta la pipì addosso. Portata al pronto soccorso per gli accertamenti e le cure del caso, era stata giudicata guaribile in 20 giorni.

Solo dopo quell’episodio la donna ha deciso di vuotare il sacco. Raccontando, ai carabinieri della stazione di Cattolica, di come gli insulti, le minacce e le violenze andassero avanti da almeno quattro anni. Il figlio, che abita nella casa a fianco alla sua (condividono il giardino) la perseguitava perché questioni economiche, legate all’eredità, e perché non voleva che ospitasse a casa sua sorella e la sua ex moglie. Il quadro ricostruito nel corso delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, ha portato alla luce un’escalation di aggressioni e di sorprusi che andava avanti da anni.

L’anziana ha raccontato che il figlio l’aveva pestata più volte. Il primo episodio nel 2018: era scoppiata una lite mentre erano a tavola insieme, il figlio l’aveva presa a schiaffi e poi le aveva sbattuto la testa contro un piatto. A soccorrere la donna era stato il marito, invalido. Poi c’erano stati altri episodi. Fino al pestaggio del 16 ottobre. E dopo quell’aggressione, la donna non è più ritornata a casa. Per alcuni giorni ha vissuto dal figlio minore, e poi si è trasferita dalla figlia. Da qui la richiesta di Claudia Montanari, l’avvocato della 78enne e degli altri due figli, di adottare provvedimenti urgenti contro il 55enne. E il gip Vinicio Cantarini ha disposto per l’uomo il divieto di avvicinarsi sia alla madre, sia ai fratelli e alla sua ex moglie che (come testimoniato da lei e dai figli della coppia) aveva aggredito in passato.