Sfregia il vicino di casa L’aggressore a processo

Alla sbarra il 30enne di Verucchio che aveva ferito il condomino con un coltello

Sfregia il vicino di casa  L’aggressore a processo

Sfregia il vicino di casa L’aggressore a processo

"Quella sera ero a tavola, stavo cenando insieme a tutta la famiglia. A un certo punto qualcuno ha suonato alla porta. Sono andato ad aprire e mi sono trovato davanti quel ragazzo con in mano un coltello. Ha cominciato a colpirmi, senza dire neanche una parola, mi sono girato per scappare, e un altro fendente mi ha raggiunto alla schiena". Un’aggressione feroce e apparentemente insensata. E’ quella che si era consumata la sera del 20 gennaio scorso in un condominio di Villa Verucchio. La vittima, un 41enne che abita in uno degli appartamenti della palazzina, si era ritrovato faccia a faccia con il vicino di casa, un uomo di 30 anni seguito dai servizi psichiatrici, che lo aveva assalito brandendo un coltello da cucina con una lama di 17,5 centimetri di lunghezza.

Il 41enne, che è assistito dall’avvocato Davide Grassi, porta ancora i segni di quella tremenda esperienza: il coltello gli ha infatti lasciato uno sfregio permanente sulla faccia, mentre le ferite – al labbro, al braccio e al dorso – hanno impiegato parecchi giorni prima di rimarginarsi. Dallo scorso aprile, il 30enne - difeso dall’avvocato Filippo Cocco - si trova in carcere a Reggio Emilia, per effetto della misura di custodia cautelare a cui è stato sottoposto. Deve rispondere di lesioni personali aggravate. Nei suoi confronti il gip del tribunale di Rimini, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Annandomenica Gallucci, ha emesso un decreto di giudizio immediato. L’udienza si terrà il 27 giugno. Le indagini sull’aggressione sono state affidate ai carabinieri della compagnia di Novafeltria, che quella sera di cinque mesi fa si erano precipitati a sirene spiegate nell’appartamento di Villa Verucchio. Da lì era partita la richiesta di aiuto. Sul posto erano quindi intervenuti i militari dell’Arma insieme all’ambulanza del 118.

La vittima dell’aggressione non avevano saputo spiegare agli investigatori che si sono occupati di ricostruire la vicenda quali potessero essere le cause che avevano spinto il vicino di casa a scagliarsi contro di lui: "Tra di noi non ci sono mai state discussioni o motivi di attrito" aveva chiarito, aggiungendo di essere molto provato dall’episodio che era stato costretto a vivere, anche perché il tutto era avvenuto alla presenza di minorenni.