"Sputnik, piena fiducia da San Marino"

Il Brasile lo boccia, ma l’Istituto per la sicurezza sociale rassicura: "Ci sono già oltre 17.500 cittadini vaccinati, nessun problema"

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di Monica Raschi

Dei 19.773 sammarinesi vaccinati con la prima dose, 17.564 hanno ricevuto lo Sputnik V e non ci sono stati problemi che si possano ritenere rilevanti, a parte qualche caso di febbre e un po’ di dolore nella parte del braccio dove è stata effettuata l’iniezione. La precisazione dell’Istituto per la sicurezza sociale del Titano arriva subito dopo che l’Agenzia nazionale per la sorveglianza dei farmaci brasiliana (Anvisa) ha ’bocciato’ il siero russo affermando che i campioni di vaccino della seconda dose testati contenevano virus in grado di replicarsi, provocando raffreddori e gastroenteriti. Un’accusa rispedita al mittente dagli sviluppatori dello Sputnik V che annunciano azioni legali contro l’autorità sanitaria brasiliana "per aver diffuso intenzionalmente informazioni false e inesatte".

L’Iss fa poi notare come ci sia stato "un repentino calo dei contagi in territorio a distanza di un mese dall’inizio della somministrazione del vaccino, avvenuta il primo marzo e nonostante già da metà febbraio fosse stata confermata una elevata presenza della cosiddetta ’variante inglese’ del virus anche a San Marino. A ulteriore conferma della sicurezza e dell’efficacia dei vaccini utilizzati nella campagna vaccinale – prosegue l’Istituto per la sicurezza sociale sammarinese – sono stati avviati due studi, uno con lo Spallanzani di Roma, in fase di approvazione da parte del Comitato Sammarinese di Bioetica e uno con l’Università degli Studi di Bologna. Quest’ultimo vede già l’adesione di oltre 2.500 partecipanti, vaccinati con lo Sputnik V e i dati preliminari risultano al momento in linea a quelli dichiarati sulla scheda tecnica del vaccino. Tale studio – viene chiarito – prevede la rilevazione degli eventuali effetti collaterali riferiti dalle persone vaccinate che hanno aderito, a cadenza periodica fino a un anno di distanza". L’Iss ribadisce quindi "la piena fiducia nel vaccino russo Sputnik V confermando la raccomandazione alla vaccinazione alla cittadinanza".

Tale fiducia è confermata anche da Massimo Arlotti, ex commissario per la gestione della pandemia a San Marino e già primario delle Malattie Infettive dell’ospedale di Rimini. Il medico considera il vaccino russo non solo efficace ma molto tollerabile. Come già dimostrato dal team che ha messo a punto lo Sputnik, il quale nella risposta fornita alle autorità sanitarie brasiliane che ha sottolineato come il siero venga usato in 61 Paesi nel mondo, per un totale di circa tre miliardi di persone e come nello studio effettuato in Russia dopo la vaccinazione di 3,8 milioni di persone, lo Sputnik abbia dimostrato un’efficacia pari al 97,6 per cento. Vengono poi citati gli studi indipendenti compiuti in altre nazioni che hanno adottato il siero russo, tra i quali Ungheria, Messico e Argentina che "mostrano forti prove che ne confermano l’efficacia e la sicurezza".