Trovare - e tenersi stretti - lavoratori stagionali da qualche anno è diventato, più che un problema, quasi una chimera. Non solo per la riviera: le difficoltà di reperimento del personale è sempre più endemica ovunque.
Per (tentare) di metterci una pezza, Conflavoro Rimini organizza, sabato 3 febbraio dalle 9,30 alle 12,30, un momento di formazione per gli albergatori, tenuto da Silvia Iommi, formatice Teamwork.
Argomenti del suo corso?
"Sarà incentrato su temi fondamentali per il settore alberghiero – spiega Iommi –: la gestione delle nuove generazioni di collaboratori e il superamento del calo di motivazione".
C’è uno ’specifico’ legato alla gestione dei giovani?
"Sì. E’ necessario creare un ambiente di lavoro positivo e comunicazione aperta: la vecchia azienda dove il capo comanda e dice cosa fare con le nuove generazioni non funziona più".
Più facile a dirsi che a farsi...
"Ma la strada è quella. La fiducia l’ascolto e la conoscenza del perché si fa una scelta rispetto ad un’altra permette di far sentire i collaboratori motivati a raggiungere gli obiettivi e facenti parte del sistema".
Ma ’coinvolgere’ è difficile quando si pedala per tutta l’estate...
"E’ fondamentale coinvolgere le persone per far sì che anche grazie a loro la stagione si è svolta nel migliore dei modi".
Il corso fornirà anche indicazioni, come dire, concrete?
"Saranno fornite strategie e strumenti pratici per costruire un ambiente lavorativo più unito, produttivo e positivo".
Qualche esempio?
"Va definito un sistema di riconoscimento e premi: mensili o annuali, riconoscimento dei risultati tramite welfare aziendale bonus per le performance".
Bella sfida. Poi?
"Formazione e sviluppo personale: la continua formazione è strumento potente, tant’è che Teamwork nasce come società di consulenza e formazione".
Altro?
"E’ necessario creare all’interno della struttura ricettiva un ambiente di lavoro positivo e una comunicazione aperta".
Insomma, il ’padre padrone’ stile duce non funziona più.
"Assolutamente no. È fondamentale che si coinvolgano le persone per far sì che anche grazie a loro la stagione si è svolta nel migliore dei modi. La motivazione è strettamente legata ai valori aziendali: se so dov’è la mia azienda vuole andare, conosco l’obiettivo da raggiungere e conosco quali sono i valori, cioè quello in cui crede, sarà più facile per me essere motivato a lavorare per l’azienda). Purtroppo non tutti hanno chiaro quale sarà la propria ’destinazione’, quindi non la condividono con i collaboratori".
Mario Gradara