Rimini, perseguita i vicini di casa: denunciata stalker di condominio

Indagata per stalking una 52enne di Cattolica: perseguitava i condomini battendo con la scopa contro il soffitto e spiandoli con le telecamere

Stalking condominiale

Stalking condominiale

Rimini, 15 settembre 2022 - Una vicina di casa molesta. Talmente molesta che alla fine il gip si è deciso ad accogliere la richiesta presentata dal legale di una famiglia di condomini, l’avvocato Massimo Melillo, e del sostituto procuratore Luca Bertuzzi, ordinando alla 52enne terribile di rispettare le regole del vivere in comune, smettendola di disturbare gli inquilini del piano di sopra, pena un aggravamento della misura cautelare. L’incubo, per una famiglia residente in una palazzina di Cattolica, comincia nel 2019, quando padre, madre e due figli decidono di trasferirsi nella nuova abitazione. All’inizio le cose sembrano andare bene, ma dopo un po’ di tempo i membri della famiglia sono costretti a fare i conti con la donna che abita proprio sotto di loro. Quest’ultima, senza un motivo apparente, è solita afferrare il manico della scopa o altri oggetti e usarli per battere sul soffitto, contro le pareti e le ringhiere, causando un baccano infernale e insopportabile ad ogni ora del giorno e della notte. Il rumore è tale che i poveri condomini spesso e volentieri sono costretti a passare la notte in bianco.

Nulla sembra fermare gli schiamazzi della donna, che non esita un attimo a rivolgere pesanti minacce a chiunque si azzardi a rimproverarla per il suo comportamento. In varie occasioni, la 52enne avrebbe anche insultato, con parole irripetibili, il vicino di casa, quando questi si trovava a passare sulle scale insieme alla moglie. Ma la donna, stando alla ricostruzione, sarebbe arrivata addirittura al punto di installare delle telecamere all’esterno del suo appartamento, così da poter controllare i movimenti dei coniugi, e in un caso si sarebbe persino avventata contro il vicino, graffiandolo al collo.

Episodi che la famiglia ha prontamente provveduto a denunciare. La 52enne nel corso del tempo è stata anche condannata per interferenze illecite nella vita privata e disturbo dell’occupazione e del riposo delle persone. Alla fine l’avvocato della famiglia ha deciso di giocarsi la carta di una querela depositata direttamente in Procura, ipotizzando il reato di stalking. Il gip, ha applicato alla donna il divieto di avvicinarsi all’abitazione dei coniugi, di recarsi nei luoghi abitualmente frequentati dalla famiglia e soprattutto di battere con qualunque oggetto sul soffitto, contro le porte e le ringhiere in orari serali.