Rimini, studente picchiato in centro: "Aggredito per il bacio a un amico"

Un 24enne denuncia l’"agguato omofobo" avvenuto fuori da un locale della Vecchia Pescheria. "Era il mio compleanno e stavamo scherzando, due ragazzi mi hanno seguito e spaccato il naso"

Filippo Marcuccio, lo studente 24enne, aggredito nella Vecchia Pescheria

Filippo Marcuccio, lo studente 24enne, aggredito nella Vecchia Pescheria

Rimini, 26 marzo 2023 – Non ha dubbi Filippo Marcuccio, lo studente 24enne di origini pugliesi residente a Rimini: "Quella che ho subito nella notte tra venerdì e sabato in un locale delle Cantinette è stata una vera e propria aggressione omofoba. Due ragazzi mi hanno preso a pugni e rotto il naso dopo aver visto che mi baciavo con un mio amico".

Alle forze dell’ordine il compito di ricostruire con precisione i contorni di una vicenda al momento non ancora del tutto chiara, ma che ha riacceso nuovamente i riflettori sul tema della sicurezza nella Vecchia pescheria e nel centro storico. Oggi Filippo si presenterà alla caserma dei carabinieri per denunciare l’accaduto e mettere nero su bianco la sua versione dei fatti. Porterà con sé anche il referto del pronto soccorso, "dove sono rimasto per più di sei ore" e dal quale è stato dimesso con una prognosi di 25 giorni e una "impalcatura per il naso".

Marcuccio, che è stato intervistato anche da Teleromagna, ripercorre gli eventi che si sarebbero consumati attorno all’una di notte, nella zona di riferimento per la movida riminese. "Mi trovavo alle Cantinette insieme a due amiche e un amico per festeggiare il compleanno - racconta -. Io avevo bevuto qualche bicchiere ed ero un po’ alticcio, ma non stavamo dando fastidio a nessuno, chiacchieravamo e ci stavamo divertendo fuori dal locale, eravamo tranquilli e rilassati. Insomma, una serata come tante. A un certo punto, un po’ per scherzo, io e il mio amico abbiamo iniziato a baciarci. Io e lui non abbiamo nessun tipo di relazione, diciamo che era più un gioco, niente di scandaloso".

A un certo punto, prosegue Marcuccio, "sono entrato da solo nel locale e ho notato che due ragazzi mi stavano seguendo. Ammetto di essere ancora un po’ confuso e che i ricordi sono parecchio nebulosi. So solo che mi hanno rivolto degli insulti, uno di loro mi ha afferrato la spalla, obbligandomi a voltarmi. Poi sono arrivati i pugni. Non so dire quanti: forse quattro. Non ho avuto neppure il tempo di difendermi. Dopo di che, gli aggressori sono scappati. Ero coperto di sangue, così il mio amico mi ha portato via e riaccompagnato a casa. Al risveglio, mi sono guardato allo specchio: ero gonfio come un pallone e avevo il volto completamente tumefatto, così sono andato da solo in pronto soccorso".

"Non conosco i due ragazzi che mi hanno aggredito - conclude lo studente - tra di noi non c’erano state discussioni né motivi di attrito. Secondo me, il motivo del loro comportamento è legato all’omofobia. Ora il naso mi fa molto male e ancora non mi sono ripreso del tutto. Ma voglio andare fino in fondo e denunciare il fatto alle autorità".

Diversa la ricostruzione del gestore del locale in cui è avvenuto l’episodio. "Escludo categoricamente un’aggressione di stampo omofobico, conosco sia la vittima che gli altri ragazzi coinvolti e credo di poterlo affermare con una certa sicurezza". Secondo il gestore dietro la scazzottata ci sarebbero "motivi di gelosia tra le due comitive di giovani: l’altra notte c’è stato uno scambio di insu lti, il clima si è scaldato e qualcuno ha perso le staffe, ma l’omofobia non c’entra". "L’aggressore - precisa il gestore - ha mandato Filippo a sbattere con la faccia contro la porta, poi ha sferrato due pugni: con il primo lo ha mancato, mentre il secondo lo ha raggiunto al naso. A quel punto mi sono intromesso e li ho divisi. Purtroppo nel locale non ci sono telecamere".