Stupro Rimini, incubo per una studentessa. "Violentata e segregata in casa"

Denunciato un 43enne del Pakistan: è un venditore di kebab

Violenza sessuale (foto repertorio)

Violenza sessuale (foto repertorio)

Rimini, 29 ottobre 2018 - "Mi ha segregata in casa per una notte e violentata". Ha aspettato diverse ore, poi è corsa al pronto soccorso a svelare il dramma che aveva vissuto. Una studentessa universitaria riminese di 23 anni, ancora sotto choc, ha raccontato, l’altra notte, agli operatori sanitari di essere stata vittima di una violenza sessuale.

Ad abusare di lei, tenendola per ore segregata in un appartamento, sarebbe stato un 43enne pakistano che lavora in una rosticceria-kebab, nella zona della stazione ferroviaria, a Rimini. I medici hanno subito sottoposta l’universitaria agli esami del caso, esami che avrebbero riscontrato ecchimosi e lividi nelle sue parti intime, compatibili con il racconto della giovane. Così è partita immediatamente la segnalazione alla Polizia che ha inviato una pattuglia in ospedale. Qui, grazie alla sensibilità di un’ispettrice, la studentessa si è confidata, raccontando nel dettaglio le ore di angoscia appena vissute, puntando il dito sul presunto aguzzino.

Venerdì sera la giovane era rientrata in treno da Ravenna dove frequenta l’università. Si è fermata per ordinare e mangiare un panino in uno dei tanti kebab che sono fioriti a Rimini. "Sono stanca morta, non vedo l’ora di tornare a casa", avrebbe detto la 23enne al pakistano che le stava preparando il sandwich. E l’uomo ha iniziato così una conversazione dai toni molto confidenziali con la giovane.

"Ti faccio un massaggio così ti rilassi, aspettami. Quando finisco di lavorare, ci penso io a te, vedrai come starai bene dopo il mio massaggio", le ha detto. L’universitaria, in un primo momento, avrebbe declinato l’invito, poi si sarebbe lasciata convincere e ha seguito il commerciante che già conosceva da qualche tempo, nel suo appartamento. E lì, fra le mura domestiche del pakistano, sarebbe avvenuta la violenza. Il massaggio si è trasformato in un’aggressione sessuale: in più, sempre stando al racconto della giovane, l’uomo l’avrebbe segregata nella sua abitazione. Solo la mattina di sabato l’universitaria è riuscita a convincere il pakistano a lasciarla tornare a casa. La giovane, che vive a Rimini con la famiglia, non ha raccontato nulla ai genitori. Per molte ore si è tenuta dentro di sé il pesante segreto.

Poi, con la scusa di uscire con le amiche, l’altra notte è corsa in ospedale a raccontare il suo dramma. E agli agenti ha anche subito detto il nome del suo presunto aguzzino, il commerciante pakistano, venditore di kebab. Gli agenti lo hanno portato in Questura dove lo hanno identificato. L’uomo è regolare sul nostro territorio, vive a Rimini, non ha precedenti penali e lavora presso la rosticceria. Insomma, uno straniero integrato. E’ stato denunciato, a piede libero, per violenza sessuale e sequestro di persona. Ma il caso non è ancora chiuso: gli inquirenti vogliono chiarire i contorni di questa vicenda.