"Subito misure per il caro energia Il rigassificatore ci darà una mano"

Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio: "Spetta alla politica trovare le soluzioni. L’impianto al largo di Ravenna sarà di supporto a tutta la Romagna, è un bene che si vada avanti"

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di Giuseppe Catapano

Il problema è "politico, non economico". Le imprese (e non solo) alle prese con il caro energie. "Servono soluzioni subito" avverte Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna (Rimini e Forlì-Cesena)

Sarà davvero un autunno difficilissimo?

"Il 2022 era partito bene, con dati economici positivi nei primi sei mesi. In un anno e mezzo era stato recuperato interamente il Pil perso con la pandemia: un risultato straordinario. Oltretutto si stavano attenuando le tensioni per i prezzi di materie prime e componenti. Poi è scoppiata la guerra e ci siamo trovati a fare i conti con l’impennata dai costi energetici. Un impatto nei prossimi mesi ci sarà, l’economia mondiale nel complesso sta vivendo una frenata".

Nella prima fase della pandemia, quella del lockdown, si disse che diverse aziende non ce l’avrebbero fatta: molte sono andate avanti, altre effettivamente hanno chiuso. Ora c’è lo stesso rischio?

"Niente allarmismi. Parliamo di due problemi diversi. Per quel che riguarda la pandemia ci fu una duplice risposta, una dal governo italiano con un’iniezione di liquidità e l’altra dall’Europa: ha funzionato. Deve accadere lo stesso per l’emergenza energetica".

Alla politica va il vostro appello?

"Sì, soprattutto a livello internazionale. Nessun paese è in grado di dare una risposta da solo e sull’autonomia energetica deve muoversi l’Europa. Servono misure provvisorie per tamponare le difficoltà e occorre una pianificazione strategica. Così fu nel Dopoguerra: la Ceca (Comunità europea del carbone e dell’acciaio, ndr) nacque proprio per risolvere un problema energetico a livello europeo. Abbiamo un insegnamento".

Veniamo al nostro territorio. Alcuni alberghi della Riviera anticiperanno la chiusura a causa dei rincari. Rimini ha un’economia fondata prevalentemente sul turismo: quali sono le prospettiva?

"Il caro energia colpisce tutti i settori. Ma bisogna distinguere l’insieme dalle scelte del singolo imprenditore. Capisco chi si trova in difficoltà e prende decisioni drastiche, per questo ritengo che servano aiuti in tempi rapidi. Sono poi necessarie misure strutturali per la diversificazione delle fonti, come avvenne negli anni Settanta".

La Regione ha annunciato che l’anno prossimo partiranno i lavori per il rigassificatore di Ravenna, la cui entrata in funzione è prevista per il 2024. Una buona notizia?

"Un’ottima notizia. Il rigassificatore di Ravenna sarà di supporto a tutto il nostro territorio, la Romagna deve essere considerata un unico bacino. Bisogna andare avanti così, proprio nell’ottica della diversificazione delle fonti".

La Camera di commercio può supportare le aziende in una fase così complessa?

"È molto difficile. Il problema va affrontato come minimo a livello nazionale e soprattutto a livello europeo. Adesso la priorità è questa".

Quale è lo stato d’animo degli imprenditori?

"C’è preoccupazione. Tutti siamo nella medesima situazione, famiglie, imprese e anche pubbliche amministrazioni. Per questo la politica deve trovare presto delle soluzioni".

Un timido segnale positivo: in Romagna crescono le imprese giovanili.

"Un segnale di fiducia. In condizioni di normalità, senza l’emergenza energetica, la Romagna si troverebbe in uno scenario positivo. Qui c’è un sistema di imprese eccezionale. E ci sono anche le condizioni per ripartire quando la fase più dura sarà alle spalle".