Tamponi, assalto alle farmacie "Test prenotati fino a dicembre"

L’obbligo del certificato verde nelle aziende scatena la corsa tra chi non vuole immunizzarsi. Deluigi (Federfarma): "C’è chi apre alle 7 del mattino e di domenica per soddisfare tutte le richieste"

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"Ho persone che mi prenotano già i tamponi per le giornate di sabato e domenica in dicembre. Quando andremo in saturazione, e non avremo più posti liberi, non so cosa potrà accadere. Sono preoccupato...". Franco Carbini è il titolare della Farmacia Centrale a Riccione e per far fronte alla mole di lavoro dovuta all’obbligo del Green pass dal 15 ottobre ha assunto personale. "E’ vero, ho preso due nuovi dipendenti. Per forza. E’ sbagliato – continua lui – pensare che si tratta soltanto di fare un tampone. Dobbiamo prendere le prenotazioni, e poi c’è tutta la parte burocratica. Il rilascio del Green pass dovrebbe avvenire tutto in automatico con un sms che arriva agli utenti, ma spesso ce li vediamo tornare in farmacia per chiedere la stampa del certificato, e questo comporta altro tempo. La fila è continua e questo rende tutto difficile e rischia di creare un disagio a chi si reca in farmacia per altri servizi". Le farmacie devono offrire la possibilità di fare il tampone: "Questo lo dice una circolare recente – premette Roberto Deluigi (nella foto), il presidente di Federfarma provinciale – Ma non si può andare oltre a certi numeri. In media potremmo avere attività che forniscono 80 esami al giorno. Difficile andare oltre. Le prenotazioni sono tante. Ognuno cerca di organizzarsi come può. C’è chi apre alle 7 del mattino e chi prolunga alla sera, perché le persone in questo modo cercano di allungare il più possibile la validità del Green pass. E c’è chi tiene aperto la domenica, ma le richieste sono davvero tante".

Dal venerdì andrà sempre peggio. "Nei primi 6 giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo per decreto – spiega il dottor Giuseppe Mancini per il laboratorio di analisi Alba – non abbiamo più posti liberi, è tutto prenotato dalle 7 del mattino alle 14, orari entro cui eseguire i test. Abbiamo aderito all’appello che porta il costo dell’esame a 10 euro (nelle farmacie è 15 euro, come da convenzione con la Regione, ndr). Stiamo modificando la nostra organizzazione per fare fronte alle richieste. Stiamo anche cercando ulteriore personale, biologi e infermieri da inserire nel laboratorio, ma purtroppo non ne stiamo trovando".

Andrea Oliva