"Tante donne arrivano qui anche dalle Marche"

Nadia Rossi del Pd si oppone al coinvolgimento delle associazioni pro-vita nei consultori, sostenendo che le donne devono essere libere di decidere senza giudizi. Le strutture nel riminese offrono supporto e informazioni per aiutare le donne a prendere una decisione consapevole.

"Tante donne arrivano  qui anche dalle Marche"

"Tante donne arrivano qui anche dalle Marche"

"Una donna quando entra in un consultorio deve prendere una decisione e non essere giudicata". Nadia Rossi, consigliera regionale del Pd, è contraria al coinvolgimento delle associazioni pro-vita all’interno dei consultori.

Rossi, a quali associazioni aprire le porte dei consultori?

"Il consultorio è una struttura pubblica e deve essere superpartes rispetto alle opinioni. Una donna non può essere accolta da una persona che fa parte di un’associazione che la pensa in un determinato modo"

Perché?

"Alla donna devono essere date informazioni e sostegno affinché possa prendere una decisione. Non mi sono mai arrivate segnalazioni di inefficienze per i consultori in provincia. C’è anche il supporto dello psicologo visto che spesso le situazioni sono complesse, ci sono coinvolgimenti famigliari. Ecco, nei consultori si sostiene la donna in modo che sia libera di decidere nell’uno o nell’altro modo, che decida di abortire o che voglia partorire".

Come funzionano le strutture nel riminese?

"Ce ne sono diverse se contiamo quelle nella parte nord della provincia (Rimini, Santarcangelo, Verucchio e Bellaria) e nella parte sud (Riccione, Cattolica, Morciano e Coriano). Funzionano bene tanto che arrivano donne anche da altrove".

Da dove?

"Dalle Marche ad esempio, dove c’è una giunta regionale di centrodestra le cui dichiarazioni su questo servizio fanno pensare. Nel consultorio di Riccione arrivano molte donne dal Pesarese per farsi assistere nel percorso e nella decisione. Accadeva questo anche con San Marino, prima che si dotassero pochi anni fa di una legge sull’aborto".

Vede la presenza di associazioni pro vita nei consultori come un rischio?

"No, perché sono certa che non ci saranno. L’Europa si è già espressa e in questa regione non le vedremo".

Andrea Oliva