Traffico di abiti falsi: scatta una denuncia

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Oltre cinquanta capi di abbigliamento contraffatti e pronti per essere venduti. Dopo quattro mesi di indagini, gli uomini della Guardia di Rocca, su mandato del commissario della legge Elisa Beccari, nei giorni scorsi hanno perquisito un’attività economica di Dogana nella quale hanno trovato e sequestrato 53 capi di abbigliamento contraffatti di noti brand italiani e stranieri. L’attività investigativa la scorsa estate era partita con il tracciamento di spedizioni postali rese possibili grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine sammarinesi con enti stranieri e italiani e anche, in alcuni casi, con i produttori. Il titolare dell’attività, un sammarinese di 38 anni, è stato denunciato per truffa e contraffazione. Nell’indagine è coinvolto anche un cittadino italiano residente nel Catanese, titolare di una società a Malta e nel Regno Unito. Nei giorni scorsi gli uomini della Guardia di Rocca hanno anche fermato un autocarro targato Ucraina per i controlli di routine. Dalla verifica dei documenti esibiti dal conducente all’alt degli agenti, i militari hanno subito notato che qualcosa non tornava. Da una verifica della carta di circolazione e delle targhe, hanno immediatamente scoperto che erano state falsificate. Nello specifico, la numerazione della targa risultava essere stata rilasciata a un altro veicolo immatricolato in Ucraina, mentre la carta di circolazione non possedeva gli elementi di sicurezza, oltre alle tecniche di stampa che erano evidentemente non conformi al tipo di documento.

Da inizio anno la Guardia di Rocca ha sequestrato tre veicoli perché circolavano con documenti falsi. In un caso il mezzo era risultato rubato in Italia, poi reimmatricolato in Polonia modificandone il numero di telaio. In tutte queste operazioni è sempre risultata fondamentale la collaborazione diretta con gli agenti del Paesi coinvolti. Negli ultimi giorni la Guardia di Rocca ha anche denunciato due cittadini italiani per detenzione e introduzione di hashish ed è stata ritirata la patente a un cittadino marocchino residente nel circondario per guida in stato di alterazione da bevande alcoliche. Aveva un tasso alcolemico pari a 2,30, quindi ben oltre il limite consentito.