Tremila in lista per un alloggio popolare

La crescente richiesta di alloggi popolari nella provincia riminese mette in luce la difficoltà delle famiglie a trovare soluzioni abitative accessibili, con oltre 3.300 famiglie in lista d'attesa e solo 2.200 appartamenti disponibili. La situazione è aggravata dalla scarsa fiducia negli affitti a lungo termine e dalla preferenza per affitti brevi per turisti, mentre le istituzioni faticano a trovare soluzioni.

Se la casa in affitto non si trova, ed anche quando se ne libera una la richiesta mensile fa venire i brividi al portafogli delle famiglie, non rimane che tentare la strada degli alloggi popolari. In lista di attesa nella provincia riminese sono oltre 3.300 le famiglie presenti. Sono tante e in crescita se si guarda agli anni passati. Purtroppo per tantissimi la speranza di avere un alloggio resta molto lontana. Questo perché a fronte di migliaia di richieste in tutta la provincia, sono poco più di 2.200 gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica presenti.

Va anche cancellata l’idea che a cercare una casa popolare siano famiglie di origine straniera o nuclei in difficoltà. A chiarirlo è la stessa Acer che fa presente come oggi siano soprattutto giovani, di età compresa tra i 30 e i 40 anni, a cercare un alloggio avendo difficoltà a uscire di casa conquistandosi la propria autonomia. Questo accade in parte per le difficoltà nel far quadrare i conti, ma anche quando gli stupendi permetterebbero di accedere a locazioni in affitto la presenza di figli minori o animali domestici fa trovare le porte chiuse.

Vi sono diversi elementi che stanno concorrendo ad aumentare le richieste di alloggi popolari. Il Covid ha portato a congelare gli sfratti e questo ha provocato danni a tanti proprietari di immobili. La fiducia negli affitti a lungo termine è scemata mentre è cresciuta a dismisura quella negli affitti brevi per turisti, certamente più remunerativi. A fronte di questa situazione le azioni delle istituzioni, come il fondo affitti regionale, oggi faticano a mitigare la situazione.