Trenta insegnanti rifiutano il vaccino e si mettono in aspettativa fino a dicembre

Pagnotta (Uil): "L’alternativa per i docenti è fare tamponi ogni 48 ore, ma costano troppo. Chiediamo vengano autorizzati test salivari a basso prezzo"

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"Sono attualmente una trentina i docenti che hanno avuto l’aspettativa non retribuita fino al 31 dicembre, chiesta ai rispettivi dirigenti scolastici, in attesa di chiarimenti sugli obblighi vaccinali". Lo afferma Antonio Pagnotta, sindacalista del settore scuola della Uil (foto). "Per poter chiedere l’aspettativa – prosegue – è necessario essere di ruolo o aver ricevuto incarico di supplenza annuale. Molte richieste vengono da chi non vuole vaccinarsi e non può permettersi di fare ogni 48 ore il tampone molecolare. Per questo come sindacato chiediamo con forza che sia ammesso il test salivare, che ha costi contenuti e si può fare anche a casa, portando il risultato a scuola".

"Per il momento c’è una parte del personale scolastico – prosegue Pagnotta – che fa il tampone a proprie spese. Mentre sono circa un centinaio su scala provinciale, tra docenti, personale amministrativo e ausiliario, i non ancora vaccinati che quindi non hanno potuto prendere servizio. Ci sono anche scuole che non accettano il tampone negativo ma richiedono il Qr code, presente sul Green pass".

Sempre in tema Covid, la Regione ha diffuso il bilancio, per ciascuna provincia, della pandemia aggiornato a ieri. Nel Riminese sono trentasei i nuovi positivi, dei quali venti pazienti maschi e sedici pazienti femmine. Quindici erano asintomatici e ventuno sintomatici. La positività è stata rilevata a 17 persone per sintomi; a 14 per contact tracing; a una su test per categoria; a una su test per rientro dall’estero (per tre casi la pratica non è ancora conclusa). La Regione stima le guarigioni in provincia in circa ventidue.