Una montagna di ‘neve’ nascosta sotto il bidet

Blitz della squadra mobile nell’abitazione di uno spacciatore 26enne: trovato un chilo di cocaina pronta ad essere immessa sul mercato

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Neve a Ferragosto. Non si tratta dell’ennesima bizzaria climatica, ma del grosso carico di ‘polvere bianca‘ che uno spacciatore albanese di 26 anni era pronto a far piovere sulla Riviera nei prossimi giorni. Ad incastrarlo alla fine sono stati i poliziotti della squadra mobile di Rimini insieme ai colleghi di Forlì, che mercoledì scorso – al termine di un’indagine molto articolata, iniziata ormai alcune settimane fa – hanno fatto scattare le manette ai polsi del giovane pusher, trovato in possesso di oltre un chilo di cocaina che una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato decine di migliaia, se non addirittura centinaia di migliaia di euro. Già da tempo gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica, avevano iniziato a tenere d’occhio l’appartamento di Bellaria in cui alloggiava il 26enne, sospettando che quest’ultimo potesse essere il terminale di un vastissimo giro di spaccio con ramificazioni in tutta la provincia e non solo. L’altro giorno gli agenti delle squadre mobili di Rimini e Forlì hanno deciso di passare all’azione, circondando la palazzina in cui si trova l’alloggio. Simulando un controllo di routine dell’ufficio immigrazione hanno bussato alla porta del 26enne. A quel punto è scattata la perquisizione. Per tutto il tempo l’albanese, difeso dall’avvocato Giuliano Renzi, ha negato di nascondere della droga. I poliziotti hanno letteralmente passato al setaccio la casa, fino a quando non hanno trovato quello che cercavano: poco più di 300 grammi di cocaina celati accuratamente in un incavo sotto il bidet, oltre ad un bilancino di precisione e 6.685 euro in contanti.

Gli agenti non si sono però accontentati e hanno continuato a perlustrare, insieme al cane poliziotto Jago della polizia locale di Rimini, l’appartamento, scoprendo all’interno di uno sgabuzzino che era stato chiuso a chiave altri 745 grammi di sostanza stupefacente insieme a una macchina per il sottovuoto e altro materiale per il cofenzionamento delle dosi. A quel punto i poliziotti non hanno potuto far altro che procedere all’arresto del 26enne. Quest’ultimo al momento si trova in carcere in attesa di comparire davanti al giudice del tribunale di Rimini per l’udienza di convalida. Sono in corso accertamenti anche sulla sua rete di contatti.