Varchi all’ingresso o controlli a campione

La verifica del passaporto verde a Rimini e Riccione non verrà fatta seguendo le stesse procedure

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Mentre le aziende del settore privato si stanno organizzando per controllare tutti i dipendenti, gli enti pubblici vanno in ordine sparso. A consentirlo è la legge, ma le differenze saltano all’occhio rispetto a quanto accade nel privato. Prendiamo a riferimento due municipi, i principali in provincia: Rimini e Riccione. Il controllo del Green pass a partire da domani non verrà fatto seguendo le medesime condizioni.

A Rimini, spiegano dal municipio, "i controlli saranno effettuati all’ingresso delle diverse sedi, dove un addetto attraverso un dispositivo dotato di specifica app accerterà la validità della certificazione. L’attività di verifica sarà effettuata nel rispetto della tutela della privacy richiesta dal legislatore, dunque non sarà possibile raccogliere informazioni sulla tipologia di certificazione verde (registrare cioè se il dipendente è vaccinato, se è guarito da Covid o se si è sottoposto a tampone). Ciò comporta la necessità di sottoporre a controllo giornaliero tutti i dipendenti, anche se vaccinati". Controlli a tappeto, e non solo per i dipendenti del municipio. "Sarà sottoposto ai controlli sul possesso del green pass indistintamente tutto il personale dipendente e tutti i soggetti esterni che svolgono servizio lavorativo nei locali dell’Ente. Allo stesso modo saranno sottoposti a verifica della certificazione i titolari di cariche elettive e i rappresentanti degli organi di indirizzo politico amministrativo", il che significa i nuovi consiglieri eletti alle amministrative comunali. A Riccione, le disposizioni dell’ente non sono le medesime e i controlli saranno effettuati a sorteggio ‘digitale’. "La verifica della certificazione verde - spiegano dal municipio riccionese - rispetto delle norme, spetta ai datori di lavoro e quindi ogni dirigente individuerà tra i dipendenti un responsabile dei controlli che verranno eseguiti a campione e non all’ingresso del posto di lavoro o dell’ufficio". Nessun ‘varco’ agli ingressi del municipio. "Un’app deciderà il campione da controllare che in base alla normativa deve essere di almeno il 20% dei dipendenti. Più specificatamente l’app e quindi una sorta di sorteggio automatico indicherà i nominativi dei lavoratori che entreranno a far parte del campione da controllare. Il datore di lavoro (come da DPCM governativo) è libero di organizzare il controllo del Green pass che potrà avvenire successivamente all’ingresso del lavoratore su un campione, quotidianamente, non inferiore al 20% del personale in servizio, assicurando la rotazione". Si va avanti in ordine sparso come sta accadendo a Bologna dove Comune e Regione procedono nella direzione di un controllo a campione ma con percentuali e modalità che potrebbero differire.

a.ol.