REDAZIONE RIMINI

Viaggi di istruzione e gite scolastiche, il settore è in ginocchio

Zerbini (Federturismo): "Le agenzia specializzate rischiano grosso dopo due anni di blocco quasi totale dell’attività"

"Nonostante il Miur abbia detto che si può tornare a viaggiare, nel settore delle gite scolastiche domina l’incertezza, gli istituti hanno fermato la programmazione. Chiediamo che il ministero invii una circolare esplicativa alle scuole spiegando esattamente quali regole devono seguire. Le agenzie specializzate sono in ginocchio e rischiano grosso dopo due anni di blocco quasi totale dell’attività". Il grido d’allarme viene da Samuele Zerbini, ex assessore oggi presidente nazionale della Conferenza turismo scolastico di Federturismo Confindustria, che raccogliere 115 tra agenzie e tour operator specializzati in turismo scolastico. "Il settore è di fatto azzerato dal 23 febbraio 2020, con la circolare dell’allora ministro Azzolina, reiterata nell’ottobre successivo. E a Rimini quello delle gite scolastiche rappresenta un segmento tutt’altro che secondario della vacanza, con decine di migliaia di presenze turistiche all’anno".

Quanti gli addetti nel Riminese? "All’incirca un migliaio di persone – prosegue Zerbini –, senza contare le agenzie della vicina San Marino, metà dei quali lavora a tempo pieno al settore, metà si occupa di gite scolastiche e di altri settori turistici. Drammatico il calo di fatturato dall’inizio della pandemia? "Nel 2020 la mia agenzia – prosegue il presidente della Conferenza turismo scolastico –, ’Sale Scuola Viaggi’, è passata da circa 10 milioni di euro di fatturato del 2019 a 3.000 euro, cioè il mio viaggio di nozze, in Italia. Quest’anno qualcosina si era mosso, siamo a un 10 per cento nel settore rispetto al pre Covid. Ma il rischio molto concreto è che lo stallo della programmazione delle gite scolastiche si protragga anche nel 2022, con un nuovo e insostenibile bagno di sangue per gli alddetti e le agenzie". "Come agenzia – conclude Zerbini – tra ottobre e novembre del 2019 avevamo circa 250 richieste al giorno, da Rimini per andare in gita fuori, dal resto d’Italia per venire qui in riviera. Oggi ne abbbiamo in media una ogni due giorni, dove si chiedono soprattutto delucidazioni e chiarimenti".

La voglia di ripartire c’è. "Come Confturismo abbiamo realizzato un sondaggio tra 2.000, su 10.000, scuole in Italia, e il 93 per cento ha dichiarato l’intenzione di riprendere a fare i viaggi di istruzione, aggiungendo che vengono considerati fondamentali, parte integrante per la formazione scolastica. Peccato che il ministero, lo scorso agosto, su 180 pagine di disposizioni, abbia dedicato al tema due righe, 180 caratteri, scrivendo che si possono fare gite nelle regioni bianche, senza precisare altro. Noi abbiamo spiegato che le scuole non sanno come muoversi, come destreggiarsi tra rispetto della privacy e utilizzo dei Green pass. A ciò si aggiunggono centinaia di classi in quarantena e in Dad. Le scuole chiedeono jndicazioni puntuali su come muoversi. Lo stesso vale per noi, come possiamo fare programmazione con questa incertezza? Come possiamo fare campagne pubblicitarie?".

m.gra.