Video hot in rete dopo che l’influencer ha portato a riparare il telefono

"La sua vita è stata rovinata dalla diffusione di quel video privato". Già perché il filmato rubato alla modella e influencer di San Marino non è circolato solo nelle chat private. Qualcuno è arrivato a pubblicarlo su siti web a luci rosse. Per questo gli avvocati Stefano Pagliai e Rossano Fabbri, a cui la sammarinese si è affidata per presentare la denuncia alle autorità giudiziarie di Rimini e San Marino, hanno depositato ieri, insieme alla querela, anche la richiesta di sequestro dei siti a luci rose dove il video è comparso in queste settimane. Il reato ipotizzato, per ora solo contro ignoti, è quello del revenge porn. Il filmato è stato realizzato due anni fa, ma la sua diffusione è molto più recente. Qualcuno è riuscito a impossarsene e poi l’ha diffuso. E come una catena di Sant’Antonio, il video si è propagato dalle chat private (è stato visto da migliaia di persone, a quanto pare) ad alcuni siti web. Gli avvocati dell’influencer ribadiscono: "Contrariamente alle illazioni e malignità circolate sui social, quel video, ingenuamente realizzato in un momento di intimità, non è stato diffuso dalle persone rappresentate". Né dall’influencer, né dal suo compagno. Ma chi ha rubato il filmato dal telefonino della sammarinese? Da quanto trapela la donna aveva portato lo smartphone in un negozio, per ricevere assistenza. Qualche tempo dopo è iniziata la diffusione del filmato. Una semplice coincidenza? Toccherà agli inquirenti ora accertare cos’è successo. Rischiano di passare seri guai, se verranno individuate, anche tutte le persone che hanno girato il filmato ad altri così come quelle che l’hanno pubblicato sui siti web.