Violano il confine per giocare a basket

Multato gruppo di ragazzini di Coriano che era ‘evaso’ dal paese per andare a sfidarsi in un parco di Riccione

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Non ce la facevano più, dovevano andare a giocare a basket in barba ai divieti. Risultato, il gruppetto di sconfinatori è stato sanzionato dai carabinieri e dovranno pagare la multa, o meglio la pagheranno i loro genitori, dal momento che quattro hanno solo 18 anni e uno 17.

Protagonisti della bravata cinque ragazzini residenti a Coriano. Un gruppo di amici confinato come gli altri nel loro paese. Una limitazione che mal sopportano, e alla fine hanno deciso di ‘passare il confine’. La comitiva è solita ritrovarsi a Riccione, nella zona di San Lorenzo, dove c’è un piccolo parco con delle attrezzature sportive. Fra queste anche un campo da basket, ed è lì che i giovani corianesi hanno deciso di andare per farsi ugualmente le partire a cui erano abituati. Già nelle scorse settimane la gente del posto aveva segnalato ai carabinieri che il campo di basker era troppo animato. E allora, perchè loro non potevano e i ragazzini sì? I militari erano andati a dare un’occhiata e avevano trovato il gruppetto che stava giocando tranquillamente. In quell’occasione non avevano usato la mano pesante, evitando la multa ma infliggendo loro una sonora ramanzina. I ragazzi avevano calato le orecchie, si erano scusati, promettendo solennemente che non l’avrebbero più fatto e che sarebbero rimasti nel loro paese.

Ma per quanto convincenti e apparentemente contriti, i militari non se l’erano bevuta. E avevano deciso di tenere comunque d’occhio quel parco che sembrava attirare la comitiva come una calamita. Erano quasi certi che i ragazzini non avrebbero mantenuto la promessa e che sarebbero tornati.

E avevano ragione, perchè l’altro pomeriggio il gruppetto di Coriano ha ripreso la via di Riccione. Obiettivo sempre la partita di basket. Visto che i carabinieri erano già passati la volta scorsa, erano sicuri che non sarebbero tornati e si sono dati alla pazza gioia. Finalmente liberi, devono avere pensato, peccato che di lì a poco si sia materializzata nel parco una macchina dei militari. All’inizio non se ne sono accorti, troppo impegnati a giocare, poi quando li hanno visti sono sbiancati. Sapevano che questa volta non l’avrebbero passata liscia, non per come vanno le cose sul fronte Covid. A quel punto i carabinieri non hanno potuto fare altro che mettere nero su bianco, costringendo i recidivi a tornare a casa e battere cassa ai genitori per pagare la multa da 400 e passa euro.