Violenza sessuale Rimini, ragazzina aggredita dal branco. In sei rischiano il processo

I componenti del gruppo, tutti minorenni, sono accusati di aver palpeggiato una studentessa delle medie

La ragazza sarebbe stata prima accerchiata e poi palpeggiata

La ragazza sarebbe stata prima accerchiata e poi palpeggiata

Rimini, 10 settembre 2021- Violenza sessuale di gruppo. E’ questa l’accusa, pesantissima, che grava su sei minorenni dell’entroterra riminese che nel novembre scorso aggredirono e palpeggiarono una ragazzina che all’epoca frequentava le scuole medie, spintonando e malmenando un coetaneo che aveva provato a mettersi in mezzo dicendo loro di smetterla.

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I sei giovani, difesi dagli avvocati Stefano Caroli, Monica Morolli, Sonia Stargiotti, Ingrid Ilardi e Donatella Della Croce, sono stati raggiunti nei giorni scorsi da un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla procura del tribunale dei minori di Bologna. Il branco rischia ora di dover affrontare un processo per quei fatti orribili che, stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, sarebbero avvenuti lo scorso autunno, portando alla denuncia di otto persone (due avevano meno di 14 anni).

La ragazzina era stata colta di sorpresa dal gruppo e non aveva potuto in alcun modo opporsi al loro volere. Si era messa a urlare, aveva provato a liberarsi dalla morsa, sgomitando e scalciando, ma il branco non le aveva lasciato scampo. In base a quanto emerso in fase di indagine, tre di loro l’avrebbero afferrata per braccia e gambe, immobilizzandola e costringendola ad assumere una posizione sessualmente inequivocabile, per poterla così palpeggiare con tutta calma, incuranti delle sue suppliche. Il tutto davanti agli occhi divertiti degli amici. Quell’incubo sarebbe andato avanti per un paio di minuti. Un compagno di scuola della ragazza aveva osato farsi avanti, nel tentativo di difenderla, ma sarebbe stato respinto con una spinta e un colpo alla nuca.

D’altra parte non era la prima volta che il minorenne finiva nel mirino del branco. Due componenti del gruppo, infatti, sono indagati dalla procura anche per atti persecutori. La vittima ha raccontato, nella denuncia presentata ai carabinieri, come per mesi e mesi la sua vita fosse diventata un vero e proprio inferno, tra botte, insulti, minacce e vessazioni continue. Tra il 2019 e il 2020 il malcapitato sarebbe statao ripetutamente schiaffeggiato, preso a calci, pugni e ‘coppini’. I presuntini aguzzini lo attendevano fuori da scuola per sputargli addosso o aspettare che fosse sulle strisce pedonali per spingerle mentre sopraggiungevano le macchine.