Voli Albawings dirottati a Forlì: l'aeroporto di Rimini fa causa

Secondo la società Airimunum la compagnia low cost albanese avrebbe annunciato la vendita di voli su Rimini per poi spostarli all'ultimo su Forlì

Albawings, compagnia aerea low cost albanese

Albawings, compagnia aerea low cost albanese

Rimini, 28 giugno 2022 - Novità sul caso dei voli Albawings dirottati dall'aeroporto di Rimini a quello di Forlì: come già comunicato a novembre scorso, la società di gestione Airiminum ha intrapreso un'azione legale contro la compagnia aerea low cost.  I comportamenti tenuti dalla compagnia sono stati segnalati ieri alle autorità competenti: a più riprese Albawings avrebbe annunciato la vendita di voli su Rimini per poi spostarli all'ultimo su Forlì. Una condotta che, secondo quanto riportato dalla società riminese, sarebbe stata reiterata per quattro volte da inizio anno e che è stata messa nero su bianco in una lettera indirizzata a Enac, Assoclearence e Agcm. 

Cambio di destinazione all'ultimo minuto

"Albawings continua tutt'oggi non soltanto a pubblicizzare sul proprio sito la destinazione Rimini, ma anche a consentire agli utenti di acquistare biglietti aerei che dovrebbero collegare nei mesi estivi Tirana all'aeroporto Federico Fellini", denuncia il gestore dell'aeroporto riminese, secondo il quale il cambio di destinazione all'ultimo "è il frutto di una scelta precisa della compagnia di operare sullo scalo direttamente concorrente di Forlì che, verosimilmente, sta offrendo ad Albawings condizioni più vantaggiose, con evidente vantaggio, anche per detto ultimo aeroporto, dalla diversione dei passeggeri inizialmente prenotati per Rimini, sulla propria diversa destinazione". 

Concorrenza tra aeroporti

La notorietà della località balneare verrebbe perciò "utilizzata quale vero e proprio specchietto per le allodole". Airiminum coglie l'occasione anche per segnalare la concorrenza che si è venuta a creare in Romagna fra i due aeroporti. "Era esattamente questo il rischio che si temeva si sarebbe palesato con l'apertura di un altro scalo a soli 50 chilometri da Rimini, ossia quello di creare le condizioni per una dannosa competizione commerciale" che "si sostanzia in un esclusivo vantaggio per le compagnie che sfruttano tale situazione".