Aeroporto di Forlì, le destinazioni: tra un mese si parte

Il debutto di Aeroitalia è previsto per Brindisi il 9 luglio. A Bologna intanto il comitato anti-rumore chiede di spostare voli al Ridolfi

Un velivolo di Aeroitalia

Un velivolo di Aeroitalia

Forlì, 5 giugno 2022 - Manca poco più di un mese al primo volo di Aeroitalia dall’aeroporto di Forlì e i ‘motori già si scaldano’. Il Boeing 737-800 da 189 posti decollerà il 9 luglio dall’aeroporto Ridolfi alle 10.50, con arrivo a Brindisi alle 11.55. Nel pomeriggio di ieri, stando al sito di Aeroitalia, per il viaggio di sola andata restavano a disposizione una quindicina di biglietti, con prezzi compresi tra i 46 e i 114 euro (con fascia intermedia a 62 euro).

Le destinazioni dall'aeroporto di Forlì

Al momento sono selezionabili dal menù a tendina altre destinazioni: Alghero, le siciliane Trapani, Catania e Lampedusa, Lamezia Terme, Napoli, Olbia e Malta. Resta dunque ancora da ufficializzare, come spiegato dai manager da Aeroitalia lo scorso 25 maggio incontrando la stampa, il volo per Zante, in Grecia. Quest’ultima destinazione è già stata comunque inserita nel sito di FA srl, gestore del Ridolfi: al momento, però, non risulta prenotabile.

Le compagnie

Si è intanto concluso il rapporto con la compagnia greca Lumiwings, che ha deciso di spostarsi a Foggia, in un aeroporto inattivo da 11 anni. Al momento insomma da Forlì volano (e voleranno) gli aerei di Aeroitalia e di Albawings. Quest’ultima compagnia garantisce il volo per Tirana, da mesi l’unica destinazione raggiungibile partendo dal Ridolfi.

Il traffico

Che in questo periodo l’attività dei voli commerciali allo scalo sia stata, giocoforza, ridotta al minimo, lo dimostrano anche i numeri certificati da Assoaeroporti. Nel mese di aprile i movimenti (cioè gli aerei atte rrati e partiti) sono stati 98 (+308,3% rispetto al 2021, quando il Covid aveva paralizzato lo scalo), con un flusso di 1.848 passeggeri (+419% nel confronto con l’anno scorso). Nel mese di aprile non ci sono stati voli cargo. Un traffico ridotto, destinato a crescere nel momento in cui inizieranno i voli citati prima.

"Spostate i voli da Bologna"

A Bologna, intanto, c’è chi propone di spostare parte del traffico aereo dell’aeroporto Marconi su Forlì. Ad avanzare questa ipotesi è il Cocompaer, il Comitato per la Compatibilità dell’aeroporto di Bologna, per ridurre il problema del rumore causato dai sorvoli sulle zone residenziali della città, in particolare al Navile. Questa e altre proposte sono contenute in un dossier che il comitato ha inviato in questi giorni alle giunte e ai consigli della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna. Il comitato ricorda quando l’allora Sab, società di gestione del Marconi, "acquisì il 60% della Seaf di Forlì (la società di gestione, poi fallita, ndr), con l’intento di usarlo come pista sussidiaria per far fronte alla prevista espansione delle compagnie low cost, evitando problemi ambientali su Bologna. Purtroppo il cambio di sindaco comportò il blocco dell’operazione".

Per avere un’idea della quantità di aerei che passano sopra le teste dei bolognesi, il comitato ricorda la "terribile estate del 2019", quando il Marconi sfiorò i 78mila movimenti, con una media di 213 al giorno. La proposta del comitato è comprensibile, ma difficilmente i bolognesi decideranno di dirottare parte del loro traffico in Romagna.