Lavoro Rimini, emergenza stagionali. "Burocrazia assurda"

Il racconto di un papà, Mario Erbetta, rimpallato dagli uffici tra Inps, patronati e commercialista: "Un'odissea far lavorare mia figlia, poi ci chiediamo perché i minorenni non trovano impieghi nel turismo"

Lavoro stagionale: mancano dipendenti a Rimini

Lavoro stagionale: mancano dipendenti a Rimini

Rimini, 22 maggio 2022 - C’era una volta la stagione lavorativa ei ragazzi riminesi nelle attività della riviera. "Oggi se sei minorenne è una vera odissea. La burocrazia fa di tutto per complicare le cose e non sono ancora riuscito ad ottenere i necessari documenti per poter far lavorare mia figlia che ha sedici anni". Il padre che ha deciso di raccontare quanto vissuto è Mario Erbetta, referente di Rinascita civica ad oggi in lista con Forza Italia a Riccione.

Erbetta cose le è accaduto?

"Voglio rendere note le inefficienze della pubblica amministrazione. Invece di agevolare i cittadini fa di tutto per complicargli la vita".

Si riferisce a sua figlia?

"Esatto. Mia figlia ha deciso di lavorare nei fine settimana in un bar al mare. Ha 16 anni, ne compirà 17 in luglio. Lo ritengo apprezzabile per un giovane fare una simile scelta. La stagione ancor oggi rappresenta un momento formativo e di maturazione per i giovani".

Ma qualcosa non è andato per il verso giusto.

"Il datore di lavoro mi ha detto che dovevo iscriverla sulla piattaforma Inps dei lavoratori occasionali. Se fosse maggiorenne ci avremmo impiegato un attimo, ma essendo minorenne le cose si complicano. Così vado all’Inps e mi rispondono che loro non possono iscriverla e devo andare ai patronati. Vado al patronato e mi dicono che non possono farlo. Quindi chiamo il mio commercialista che mi dice di rivolgermi al consulente del lavoro della ditta. Allora vado alla Cna ma il loro patronato mi risponde picche e l’ufficio paga mi dice che non può farlo e che devo fare lo Spid per mia figlia e poi iscriverla sul sito Inps e mi consiglia di andare in farmacia per lo Spid".

Niente male come circo, ma in fondo le basta fare lo Spid, l’identità digitale.

"Così pensavo. Arrivo in farmacia e lì mi dicono che fosse stata maggiorenne e avesse fatto la pre-iscrizione loro avrebbero potuto farmelo ma essendo minorenne devo andare al Cup".

Quanti uffici ha girato?

"Non è finita. Mi armo di pazienza e vado al Cup. La gentile impiegata all’ufficio informazioni mi ascolta e chiama gli uffici addetti. Il primo non sapeva neanche che dal 22 marzo anche i minorenni sopra i 14 anni possono avere lo Spid".

Scommetto che non è finita...

"Purtroppo no. Mi dicono che è possibile, ma non sanno farlo. Un’odissea assurda al mondo d’oggi dove la digitalizzazione dovrebbe consentire al cittadino di fare queste pratiche in modo più veloce possibile. Infine scopro che c’è una circolare per rendere veloce e possibile lo Spid per i minorenni, ma gli enti hanno tempo per adeguarsi fino ad agosto, con buona pace di chi vorrebbe da subito fare la stagione".