Supermercati vuoti? Non a Rimini: "Tranquilli, le scorte ci sono"

Olio di semi, pasta e farina a ruba: si svuotano gli scaffali. Cia-Conad: "E’ una psicosi collettiva, la corsa all’acquisto è inutile"

Riccione, gli scaffali vuoti della Conad Boschetto

Riccione, gli scaffali vuoti della Conad Boschetto

Rimini, 15 marzo 2022 - C’è chi parla di "psicosi collettiva". Sugli scaffali di diversi supermercati scarseggiano olio di semi, pasta, farina e pane. Ma non perché ci sia un reale problema di approvvigionamento (che esiste, al momento, solo per l’olio di semi): quella psicosi collettiva – questi i termini utilizzati da Cia-Conad per descrivere la situazione attuale – ha scatenato una vera e propria corsa all’accaparramento che gli attori della grande distribuzione definiscono "immotivata".

Perché tutto questo? C’è il diffuso timore che, a causa della guerra, della carenze di materie prime, della importazioni a singhiozzo e dei rialzi, certi prodotti diventino merce rara. Ma al momento non è un rischio che corriamo davvero, stando all’istantanea che emerge dalla grande distribuzione. Insomma, non c’è necessità di ammassare in casa cospiscue scorte di prodotti alimentari, come tanti stanno facendo.

Certo, la situazione è "in divenire" con tutte le incertezze del caso (un eventuale sciopero degli autotrasportatori complicherebbe la situazione). Ma la corsa all’acquisto crea più che altro problemi: è il motivo per cui Coop, nel Riminese presente con 12 punti vendita, ha limitato in alcuni casi il numero di prodotti acquistabili per singolo scontrino. Esempio: non più di quattro bottiglie di olio di semi di girasole a testa, per porre un argine all’accaparramento ed evitare che gli scaffali si svuotino lasciando a bocca asciutta un bel po’ di clienti. Lo stesso sta facendo Lidl Italia: "La situazione sul versante degli approvvigionamenti di merce al momento non desta preoccupazione, ciò nonostante si stanno verificando fenomeni localizzati di accaparramenti anche nei nostri supermercati. Per questo siamo stati costretti a limitare il numero di confezioni acquistabili per alcuni prodotti di prima necessità".

Emblematica l’istantanea che emerge da Cia-Conad. "Come già in altre situazioni di emergenza, ad esempio durante la pandemia, si sta manifestando una sorta di psicosi collettiva, anche alimentata dal tam tam mediatico e social, che produce una corsa all’acquisto indotta dalla paura soprattutto su alcuni generi primari come farina, pane e olio. Tutto ciò – la precisazione – mette in difficoltà le filiere interessate, innescando direttamente indesiderati effetti speculativi che producono un aumento immediato dell’ansia e della reazione emotiva, così come dell’inflazione. Siamo impegnati al massimo per mantenere approvvigionati gli scaffali dei nostri punti vendita e difendere il potere di acquisto dei nostri clienti e dei consumatori".

Giorgio Cecchini, titolare di due Conad tra Riccione e Misano, spiega: "Le disponibilità sono rapportate alle vendite che si fanno normalmente. Se la richiesta improvvisamente aumenta, è possibile che qualche prodotto manchi. Dico che le persone non devono farsi condizionare". Md fa sapere che "le scorte ci sono", invitando la clientela alla tranquillità.

La catena di discount, in alcuni casi, sta limitando gli acquisti per singolo cliente per alcune categorie di prodotto, come farina e olio di semi di girasole. Un invito alla cautela arriva anche da Gianni Indino, presidente del Centro agro alimentare riminese. "Tranquilizzo i consumatori sull’approvvigionamento e sui prezzi di frutta e verdura fresche. Non c’è nessuna ragione di preoccuparsi, ogni giorno arrivano tonnellate di frutta e verdura da tutta Italia".