Riccione, 22 gennaio 2019 - C'è anche il riccionese Gianluca Vannucci nel cast della fiction Figli del destino di Francesco Miccichè e Marco Spagnoli, in onda domani in prima serata su RaiUno. Il giovane attore e regista interpreta lo zio della senatrice a vita Liliana Segre.
Una nuova avventura in tv, ci anticipa qualcosa?
«La fiction raccoglie le testimonianze e le storie di quattro bambini (Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava) che, nel 1938, furono espulsi dalla scuola in quanto ebrei. Io interpreto Amedeo, lo zio della Segre. Questo lavoro televisivo è stato voluto dal Parlamento per parlare degli anni della deportazione degli ebrei romani. È ambientato nel 1938 e Liliana è una ragazzina. Il mio personaggio colpisce per il cambiamento; all’inizio è un sostenitore di Mussolini, poi, deluso, diventerà antifascista».
Chi sono i protagonisti?
«È stato entusiasmante lavorare con attori come Valentina Lodovini e Lucia Bendia, che è stata anche una mia insegnante di recitazione. Andavo da lei a preparare i provini. Del cast fanno parte anche Massimiliano Gallo, Massimo Poggio, Patrizio Rispo, Chiara Bono, Giulia Roberto e altri attori. Trattandosi di un docufiction ci saranno interventi di Liliana Segre in cui lei stessa ricorda quegli eventi».
Tra pochi giorni tornerà in Romagna?
«Tornerò per presentare ‘Famosi in 7 giorni’, il film con il quale ho debuttato come regista. Sarò il 29 e il 30 gennaio al Supercinema di Santarcangelo, e il 31 al Salone Snaporaz di Cattolica».
Nel frattempo a cosa lavora?
«In febbraio nell’ambito della campagna di sensibilizzazione che l’Arop sta facendo nei licei, gli studenti produrranno corti e videoclip, che saranno presentati al Cine Palace di Riccione. Lavoro su un audiolibro: sono la voce narrante de ‘L’azienda’, un romanzo futuristico e politico dello scrittore Massimo Chiesabini».
Novità per il grande schermo?
«Vado avanti con il progetto del mio secondo film che racconta una storia sul tennis».