GIULIANO
Cronaca

Al distributore un’altalena di prezzi

Giuliano

Ramazzina

Erano gli anni a cavallo fra il 1980 e 1990 e la televisione italiana trasmetteva uno spot con questo slogan: ‘Il metano, ti dà una mano!’. Bei tempi, tempi meravigliosi. Oggi, mentre imperversa il Covid, anche il metano è finito nel vortice degli aumenti che tocca alimentari, servizi e altri beni di prima necessità a causa del rincaro delle materie prime. Parliamo del metano da autotrazione. Nel giro di pochi mesi i rialzi sono stati vertiginosi, i prezzi si sono anche triplicati con punte mai raggiunte prima nel Veneto. Gli automobilisti che avevano fatto una scelta ecologica nell’acquisto del proprio veicolo con un carburante meno costoso della benzina e del gasolio, vivono questa situazione come una beffa. Il dato regionale parla chiaro: nel suo complesso è davvero elevato con un costo medio di 1,952 euro al chilo fra tutti i distributori aperti, inferiore soltanto a Valle D’Aosta (2,299 euro al chilo) e Friuli Venezia Giulia (1,967 euro al chilo). In tutte le province però gli automobilisti volendo possono contenere il salasso perché il prezzo del metano è variabile. Insomma ci sono distributori più cari e più convenienti. Ad esempio in provincia di Rovigo, in un distributore di Badia Polesine il metano viene 2,499 euro al chilo e in uno di Lendinara 2,497 euro al chilo. Ma basta spingersi nel basso Polesine per trovare il metano che come diceva il vecchio slogan degli anni 80, continua a darti una mano. Infatti in un distributore di Porto Viro il prezzo è di 1,099 euro al chilo e in uno di Taglio di Po 1,299 euro al chilo. Un’altalena che in ogni caso sconsiglia l’automobilista veneto di fare il pieno a Cavaion Veronese dove si registra il prezzo più alto in assoluto di 2,799 euro al chilo. Morale della favola: a questo punto imitiamo tutti Gastone, celebre personaggio di Petrolini, che si faceva chiamare Tone per risparmiare il gas.