Aziende fantasma: fallimenti creati ad arte

Arrestate 29 persone, sequestrati beni per 40milioni di euro. L’associazione criminale si era specializzata in reati tributari

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E’ arrivata a lambire anche il Polesine l’operazione della Guadia di Finanza di Firenza. Il blitz ha portato all’arresto di 24 Imprenditori cinesi che sono finiti nei guai per frode al fisco. In carcere anche cinque consulenti del lavoro e fiscale che sono accusati del reato di associazione a delinquere. L’operazione a largo raggio è stata messa a segno nelle province di Firenze, Arezzo, Prato, Grosseto, Vibo Valentia ed anche nella nostra provincia. Associazione a delinquere e frode al fisco in una sequenza di innumerevoli ditte che erano intestate ad alcuni prestanome. Con queste pesantissime accuse sono state arrestate 29 persone, 5 consulenti fiscali e del lavoro (quattro sono italiani e uno è di nazionalità cinese) e 24 imprenditori cinesi. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni per oltre 40 milioni di euro. E’ questo in sintesi l’esito dell’operazione battezzata ‘A solis ortu’, eseguita dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura del capoluogo toscano (titolari del fascicolo sono il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il sostituto procuratore Fabio Di Vizio). I militari delle Fiamme Gialle hanno eseguito un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, Gianluca Mancuso, che ha disposto 5 custodie cautelari in carcere per i commercialisti, 24 arresti domiciliari per gli imprenditori cinesi operanti tra Firenze e Prato. E’ stato deciso l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e il sequestro per equivalente di beni per oltre 40 milioni di euro, considerati provento illecito della commissione, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, bancarotta fallimentare e di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Sono state eseguite perquisizioni presso una sessantina di siti produttivi cinesi del distretto economico fiorentino e pratese, con l’ausilio di ispettori della direzione provinciale di Firenze dell’Istituto per la previdenza sociale, del dipartimento di prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’azienda sanitaria Toscana-Centro e del reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Livorno.