Coronavirus Rovigo, producono mascherine senza autorizzazione. Multati

Casolare nell’alto Polesine finisce nel mirino della Finanza. Sequestrati circa 200 pezzi

Le mascherine sequestrate dalla Finanza

Le mascherine sequestrate dalla Finanza

Rovigo, 27 marzo 2020 – Aveva iniziato a produrre mascherine senza le autorizzazioni previste. Per questo motivo l’attività di un laboratorio dell’alto Polesine è stata fermata dalla Guardia di finanza, che ha fatto scattare multa e sequestri.

Sono infatti sempre più gli imprenditori che decidono di convertire la propria produzione nella fabbricazione di prodotti come gel disinfettante e mascherine, di cui c’è una elevata domanda. E’ proprio in questo ambito che si colloca l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Rovigo che ha intensificato i controlli nel particolare settore. I finanzieri della tenenza di Lendinara, infatti, seguendo le tracce di una partita di mascherine immesse sul mercato e apparentemente prive dei requisiti essenziali di sicurezza, è giunta a individuare nell’alto Polesine un casolare all’interno del quale era operante un laboratorio di produzione operante a pieno regime. A seguito del controllo eseguito è emerso che l’azienda, perfettamente in regola dal punto di vista fiscale, aveva riconvertito la propria produzione fabbricando mascherine senza curarsi però di rispettare le norme previste dalle nuove disposizioni, meno stringenti, in vigore dal 17 marzo scorso. Il controllo eseguito ha permesso di rilevare che il produttore ha messo in commercio le mascherine senza dichiararne la destinazione d’uso, non aveva avviato alcuna procedura autorizzativa né aveva fornito ai propri clienti (e quindi ai destinatari finali) indicazioni circa il loro corretto uso, in quanto esse risultavano prive di qualsiasi informazione, anche minima, sia con riguardo alle proprie caratteristiche e provenienza. Per tale ragione il fabbricante è stato verbalizzato ai sensi del Codice del Consumo con una sanzione pecuniaria da 1.500 a 30mila euro diffidandolo a mettere in commercio i prodotti senza attenersi alle norme. Sono state infine sottoposte a sequestro 198 mascherine rinvenute in due rivenditori e risultate prive di qualsivoglia etichettatura oltre che sprovviste delle istruzioni utili al loro utilizzo. La sanzione per coloro i quali mettono in vendita prodotti privi dei requisiti di legge deriva sempre dal Codice del Consumo e prevede una pena pecuniaria da 516 a 25.823 euro.