
Fabrizio Andriotto, 54 anni
Adria (Rovigo), 10 agosto 2018 - Un calvario cominciato 11 mesi fa, quello di un 54enne schiacciato tra due muletti in azienda. Operazioni, cure, riabilitazioni, sono servite a poco. E’ morto mercoledì mattina, all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, Fabrizio Andriotto, 54 anni di Fasana.
Era rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro 11 mesi fa. Lavorava come responsabile del parco esterno del magazzino della ditta Deriplast di Villadose. Era sposato con Patrizia e aveva due figlie, Alice e Silvia. Era anche nonno di un nipotino.
La moglie e una figlia hanno il centro estetico «Venere» in galleria Massimo ad Adria. Gli amici più cari lo descrivono come una brava persona con una bella famiglia.
Un anno fa, purtroppo, l’incidente. Svolgendo il suo lavoro nell’azienda, sfortunatamente era rimasto schiacciato tra due muletti. Subito le sue condizioni apparvero gravi e fu ricoverato all’ospedale di Rovigo. Secondo alcune testimonianze, aveva il bacino schiacciato e una gamba seriamente compromessa, così come una arteria. Fu trasferito all’ospedale di Padova dove ha subito molti interventi per bloccare l’emorragia. Aveva molte lesioni e non camminava più. Per fare delle terapie riabilitative era stato portato anche alla Casa di Cura Città di Rovigo.
Ma la situazione nei mesi si era complicata in generale. E’ morto all’ospedale Sant’Orsola di Bologna dove era ricoverato. Amava il calcio, da giovane aveva giocato nell’Adriese, poi, negli amatori del Gruppo Sportivo Fasana come attaccante, a livello dilettantistico. Negli anni ’80 aveva vinto, con la sua squadra, il campionato con il centro sportivo italiano di Rovigo.
Nel Gs Fasana oltre che a fare il calciatore, è stato anche allenatore e dirigente della squadra. Insomma si dava da fare. Purtroppo però il 4 settembre 2017 la sua vita era cambiata per questo incidente sul lavoro. I funerali dovevano essere celebrati oggi alle 16, in cattedrale, ma la Procura ha disposto l’autopsia e aperto un’inchiesta, per verificare se c’è una correlazione diretta fra il decesso e l’infortunio sul lavoro.