Rovigo, le fragole sospese in aria di Sofia Michieli

Dall’Olanda al Polesine, studentessa applica la tecnica ai suoi campi. Migliaia di piante in serra producono tutto l’anno

Sofia Michieli, 23 anni, con le 'sue' fragole

Sofia Michieli, 23 anni, con le 'sue' fragole

Crespino (Rovigo), 5 novembre 2019 - Un’onda rosa nei campi, anzi un’onda color rosso vivo come le fragole che coltiva Sofia Michieli, 23 anni, agricoltore e studentessa. Migliaia di piante che danno frutti tutto l’anno grazie ad una produzione sotto serra con una tecnica importata dall’Olanda. Si chiama ‘up and down’ e Sofia l’ha portata dal Paese di tulipani in Italia, a Crespino. C’è solo un’altra azienda in Italia che usa questa tecnica, in provincia di Verona.

Chi ha fondato l’azienda? «I pionieri sono stati i miei genitori. Mio padre Pio e mia mamma Morena sono partiti da zero negli anni Ottanta. Quando hanno cominciato avevano un frutteto, da quei filari è stato gettato il seme per un’impresa che conta 800 ettari. Produciamo grano, mais e soia. Abbiamo un allevamento avicolo con migliaia di polli. Insomma c’è parecchio da lavorare ogni giorno»

L’idea delle fragole? «Abbiamo cercato di dare una svolta con una produzione innovativa. In Olanda la coltivazione delle fragole viene fatta con un sistema, quello dei piani mobili, che consente di coltivare un gran numero di piante su una dimensione più ridotta di terreno. I piani salgono e scendono e così puoi portare le piante all’altezza che ti fa più comodo. Il nostro personale lavora senza bisogno di piegarsi. Le piante sono sospese in aria, una scia rossa che si perde all’orizzonte»

E’ un bell’impegno, riesce a studiare? «Certo, frequento scienza e tecnica agraria all’università di Padova. Sono al quinto anno e l’anno prossimo mi laureo. Ho comunque già in tasca la triennale. Ogni giorno vado in campagna, mi alzo tra le cinque e le sei del mattino per seguire con mia madre e mia sorella Silvia, che ha 30 anni, la produzione. Poi quando ho finito mi metto a studiare»

In pratica si divide in due «Sì, un po’ così. Mi piace la campagna, mi trovo attorno tutta la famiglia tra i filari, siamo sempre uniti. Mia madre guida persino il furgone quando bisogna fare le consegne e a volte pure io mi metto al volante. Anche il mio fidanzato ha un’azienda ortofrutticola e ha studiato scienza e tecnica agraria. Si è già laureato»

Il suo futuro? «Questa è la mia vita»

A che punto siete? «Nel pieno della raccolta e adesso devo andare. La mia grande famiglia che è nei campi da ore».