Gaffeo, scatta il conto alla rovescia Le dimissioni sono ancora sul piatto

Il sindaco avrà tempo fino allo scoccare della mezzanotte di venerdì per tornare sui suoi passi. Il documento che sancisce la pace armata è stato sottoscritto. Ma il primo cittadino continua a tacere

Edoardo Gaffeo nella notte durante la quale ha spiegato cosa è successo

Edoardo Gaffeo nella notte durante la quale ha spiegato cosa è successo

La crisi in Comune si risolverà sul filo di lana. Il documento programmatico, che qualcuno nella maggioranza ha definito ‘la nuova bibbia’ politica per ripartire, tarda ad essere ufficializzato e quindi ritarda anche il conseguente ritiro delle dimissioni da parte del sindaco Edaordo Gaffeo che ha tempo fino alla mezzanotte di venerdì per decidere. Una decisione evidentemente sofferta. Ieri Achille Variati, ex sindaco di Vicenza, mediatore inviato dalla segreteria nazionale del Pd per ricucire lo strappo che si è aperto all’interno della maggioranza di centrosinistra dopo la bocciatura della mozione sul nuovo tribunale, ha sentito il sindaco per trovare una condivisone, essendo il suo fondamentale dietrofront condizionato ad una convergenza sui programmi. Una trattativa nella trattativa. Sulla cui soluzione positiva scommette ad esempio Nello Chendi, capogruppo del Pd, partito che ha innescato la crisi, ma che adesso sta cercando in tutti i modi di percorrere la nuova strada aperta da Variati per evitare la caduta della giunta e quindi le elezioni anticipate. "La mozione votata in consiglio comunale – afferma Chendi – non era il pretesto per cambiare squadra di governo, non è mai stato un problema di posti e di teste da cambiare. Io non voglio fare l’assessore. Le criticità emerse – aggiunge Chendi fornendo quindi elementi per trovare la quadra politica – sono superabili con una correzione metodologica e imboccando un nuova direttrice di lavoro". Ma per la ripartenza della maggioranza servirà qualcosa come una firma dal notaio. "Il documento su cui sta lavorando Variati – conclude – dovrà essere firmato dai tre capigruppo di partiti e liste di maggioranza e poi controfirmata dai consiglieri comunali". Si profila quindi un accordo di ferro, per evitare altri incidenti di percorso. La parola di Chendi è molto importante per il ricompattamento della maggioranza, seconda tappa dopo il ricompattamento del Pd. E’ la conferma che la strada è sgombra e che tocca a Variati convincere Gaffeo e trovare la sintesi di una trattativa che si è presentata complessa, ma che starebbe marciando verso il traguardo. Chendi soprattutto conferma la ‘bussola’ di Variati, le limature e gli approfondimenti necessari per superare definitivamente ogni ostacolo , soprattutto quello di un rimpasto, dando così garanzie a Gaffeo per ritirare le dimissioni. "E’ una crisi – ha detto Variati – che non nasce per una richiesta di variazione della giunta o per baruffe sui nomi". L’exit strategy di Variati è aiutata anche dall’alleato più importante, il Forum dei cittadini. "Noi – dice Federico Saccardin, leader della lista – lavoriamo per il bene della città e per dare continuità all’amministrazione". Per tutta la giornata di ieri il telefonino di Variati ha rimandato via sms la risposta "non posso parlare". Dal 30 aprile giorno delle dimissioni, sono passati giorni tra accuse e polemiche di fronte ad una città sorpresa dalla crisi. Il sindaco parlerà oggi?

Giuliano Ramazzina