I pescatori in marcia "Ci affondano"

Domani protesta a Venezia contro l’Europa "No al taglio dei giorni di attività in mare"

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"Salviamo la pesca", il comparto ittico protesta con le restrizioni europee. Confcooperative a fianco dei pescatori nella manifestazione a Venezia. Domani tutto il mondo della pesca si ferma per protesta contro la decisione della commissione europea di ridurre ancora i giorni annui di attività in mare. Una sollevazione, al grido di “Salviamo la pesca”, che coinvolge anche il Polesine e che vede la presa di posizione di Confcooperative Rovigo a fianco dei pescatori. "Il mondo della pesca è importante non solo perché rappresenta un importante settore dell’economia – commenta Marco Spinadin di Federagripesca Veneto – ma soprattutto perché è strettamente collegato ad altri comparti, come il turismo e la ristorazione, vitali per il tutto tessuto economico". Comparti che a livello locale sono parte dell’identità stessa del Delta e di tutto il territorio polesano. Sono una ventina le cooperative di pescatori affiliate a Confcooperative. "Ma è tutto il mondo della cooperazione polesana ad essere vicino ai colleghi cooperatori e operatori della pesca in questa essenziale battaglia per la sopravvivenza", commenta Simone Brunello, direttore di Confcooperative Rovigo. La mobilitazione nasce dalle nuove restrizioni alla pesca previste dalle politiche europee, in particolare dall’approvazione del regolamento per la gestione delle risorse per il Mediterraneo occidentale, che fissa di fatto al 40% la riduzione dell’attività di pesca entro il 2024, come segnalato dall’Alleanza delle cooperative italiane. Una riduzione che si aggiunge al 20% già imposto in tre anni alla pesca italiana e alla demolizione della flotta di oltre il 16% in un decennio. Lo stato degli stock ittici del Mediterraneo, spiegano i promotori, è imputato interamente alle attività di cattura e in particolare alla pesca a strascico, senza considerare le altre fonti di impatto e i cambiamenti climatici. Alla posizione europea il mondo della pesca italiano oppone la richiesta di un approccio ecosistemico e di lotta ad ogni forma di inquinamento, come unica via per tutelare il mare e le sue risorse, comprese le comunità costiere. Ricordando come parlare di sostenibilità non significhi solo confrontarsi con i temi ambientali, ma anche con l’impatto sociale ed economico delle attività. La protesta è nazionale e vedrà due piazze simbolo: Mazara del Vallo e Venezia, in cui si concentreranno i partecipanti. A Venezia l’appuntamento è alle 10.30 alle fondamenta Le Zattere. "Per testimoniare la sofferenza e la contrarietà della pesca nei confronti di politiche sbagliate", dice Paolo Tiozzo, presidente Nazionale di Federcoopesca.