REDAZIONE ROVIGO

Le due ballerine del night club restano in cella

Il fermo delle due ragazze rumene accusate di tentato omicidio è stato convalidato ieri dal giudice che ha disposto il carcere per entrambe. Ricordiamo i fatti. Una rumena di 33 anni che abita ad Adria in via Scalo sabato alle 5,20 del mattino è stata accoltellata mentre rientrava dal lavoro in piazza Alberto Mario. A casa la ragazza è stata accolta da un’amica e da un ragazzo italiano che hanno chiamato l’ambulanza. Il coltello aveva reciso l’intestino. Il giorno stesso la ferita è stata ricoverata e operata all’ospedale di Adria, ora è fuori pericolo e presto verrà dimessa. Si tratta di una ragazza che lavora al Mary Club, un locale notturno di Adria dove è assunta come figurante di sala. Mansione identica a quella che svolgono le due connazionali che si trovano in carcere a Venezia. Alle 5,20 di sabato Ioana Irina Manea, 27 anni e Theodora Alina Manea, 18, che sono sorelle, sono scappate. Hanno chiesto un passaggio per Rovigo ad un amico che, ignaro di quanto fosse successo, ha acconsentito. A Rovigo si sono dileguate ma con uno stratagemma i carabinieri sono riusciti ad individuarle. Il pm Andrea Bigiarini ha proceduto con il fermo di entrambe e ha deciso di farle portare in carcere. Provvedimenti che ieri hanno trovato il consenso del giudice. Sulla vicenda ci sono ancora molti punti oscuri. In attesa della chiusura delle indagini le due arrestate si stanno confrontando con i propri legali. La più giovane è assistita dall’avvocato Arabella Brognara che ha dichiarato: "La mia cliente non c’entra niente. Non l’ha minimamente toccata. È che si trovava sul posto ed è intervenuta per sedare la lite". La sorella meno giovane è assistita dall’avvocato Lorenzo Maltarello.

Tommaso Moretto