Omicidio suicidio a Rovigo, soffoca la moglie con un cuscino e si impicca

L’allarme di un parente e la macabra scoperta dei vigili del fuoco. I Cavazza abitavano al primo piano di una palazzina in viale Porta Po

Omicidio suicidio a Rovigo, inquirenti davanti alla casa in viale Porta Po

Omicidio suicidio a Rovigo, inquirenti davanti alla casa in viale Porta Po

Rovigo, 7 gennaio 2022 - Si è tolto la vita, impiccandosi, dopo aver ucciso la compagna soffocandola con un cuscino. Questa l’ipotesi più accreditata, in attesa di esami più approfonditi, alla quale sta lavorando la polizia dopo il ritrovamento dei corpi di due anziani trovati nel loro appartamento. Il ritrovamento poco dopo le 13 in un condominio in viale Porta Po al civico 7/D, a breve distanza dalla rotatoria con corso del Popolo.

Si tratta di Guglielmina Pasetto, 71 anni, e Renzo Cavazza, 75. Ad avvisare i soccoritori sono stati i nipoti che abitano a Montagnana (provincia di Padova). Dopo numerose telefonate alla coppia senza ottenere alcuna risposta è scattato l’sos. Sono stati allertati i vigili del fuoco che sono intervenuti insieme al Suem118. In azione la quadra mobile guidata dal commissario Alessandro Coltro.

Una volta aperta la porta la tragica scoperta. Il decesso potrebbe essere avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì. Nell’appartamento è intervenuta la polizia scientifica. La ricostruzione di quello che è avvenuto attende conferme, anche se tutti gli elementi propendono per l’ipotesi dell’omicidio-suicidio. Cavazza avrebbe soffocato la moglie con un cuscino del letto, per poi togliersi la vita impiccandosi. Il cuscino è stato sequestrato dalla polizia. A coordinare le indagini il pubblico ministero di turno, Valeria Motta. Nelle prossime ore verrà effettuata l’autopsia sui due corpi.

La tragedia ha lasciato sotto choc i vicini e l’intera città che ha seguito attonita le notizie che mano mano arrivavano da quelle casa che si trova a una manciata di metri da corso del Popolo. Grande il dolore dei nipoti e di tutti coloro che conoscevano i due anziani. Ancora oscuri i motivi che hanno innescato la tragedia. I due, pensionati da anni, non avevano figli. Renzo Cavazza, originario di Molinella (Bologna) aveva lavorato come ferroviere; la moglie Guglielmina era originaria di Frassinelle Polesine e per anni aveva lavorato come impiegata nelle assicurazioni Vittoria a Rovigo. La donna è stata colpita molti anni fa da un ictus che l’ha resa in parte invalida. Proprio per starle accanto Renzo Cavazza aveva chiesto il prepensionamento.