GIACOMO CAPOVILLA
Cronaca

Covid: vescovo Pavanello contagiato, tamponi ai cresimati

Pochi giorni prima di essere risultato positivo aveva presieduto la cerimonia a San Bortolo. Test anche a parroci e genitori

Il vescovo Pierantonio Pavanello è in quarantena nella sua abitazione

Il vescovo Pierantonio Pavanello è in quarantena nella sua abitazione

Rovigo, 13 dicembre 2020 - Il vescovo Pierantonio Pavanello, che venerdì è risultato positivo al Covid 19, aveva presieduto a una cresima martedì 8 dicembre quindi proprio pochi giorni prima rispetto all’esito del tampone al quale si era sottoposto. I sacerdoti, i sacrestani e la catechista della chiesa di San Bortolo, dove si era svolta la cerimonia che ha coinvolto tanti ragazzi con le loro famiglie, si sono sottoposti all’esame del tampone e sono risultati fortunatamente tutti negativi.

La chiesa è stata completamente sanificata nelle mattinate di giovedì ed anche nella giornata di ieri. I ragazzi che hanno preso il sacramento, padrini e madrine sono stati invitati dagli stessi sacerdoti a fare il tampone e, almeno fino ieri, non erano emersi contagi legati alla loro presenza alla cresima che era stata officiata martedì. Ma la chiesa ribadisce anche in queste ore l’appello a farsi avanti per fare uno screening e verificare così le condizioni di salute, appello che è stato pubblicato sul sito della parrocchia di San Bortolo. E che gli stessi fedeli stanno facendo girare con sms sui telefonini o via web. Forte l’ansia tra i cittadini che stanno seguendo con attenzione l’evolversi delle condizioni di salute del vescovo che dalla Diocesi di Adria e di Rovigo non sono state definite preoccupanti.

"La situazione sanitaria del vescovo – l’annuncio della Diocesi – è sotto controllo, si trova in isolamento a casa sua. Si è sottoposto al tampone risultando positivo al Covid-19, ma non manifesta sintomi gravi ed è entrato in isolamento. Il vescovo ha accolto la notizia con serenità e si unisce a quanti stanno attraversando questo momento difficile. Tutta la diocesi si stringe nella preghiera. Il vescovo aveva avvertito lievi sintomi e da qui era scaturita la decisione di fare il tampone, esame che purtroppo ha accertato che Pavanello aveva contratto il virus. "Con tutti gli impegni che ha – commentano Mario Bonvento e Francesca Cappellato, due residenti – il vescovo viene a contatto con tante persone, era prevedibile che alla fine si potesse verificare una situazione del genere. Ora metteranno in quarantena tutte le persone che sono state vicino a lui negli ultimi giorni. Da cattolici preghiamo per lui affinché guarisca presto".

"Non sapevo che il vescovo fosse positivo – ammette Rino Chiodi –, questa notizia mi turba. E’ la conferma che potremmo ammalarci tutti. Dobbiamo cercare di essere sempre prudenti. Credo che la svolta per riuscire a sconfiggere questa terribile malattia possa arrivare solo dal vaccino, speriamo che venga somministrato quanto prima alla popolazione a cominciare dalle fasce più a rischio e soprattutto dagli operatori sanitari che sono sempre in prima linea". "Mi dispiace molto che il vescovo sia positivo – afferma Lucio Taschin –, è un importante punto di riferimento per la comunità cattolica e per tutta la città. Mi auguro che la fede possa aiutare lui e tutti i malati a guarire. La diocesi ha bisogno del suo pastore". "Sono molto preoccupato per la salute del vescovo – interviene Fabiano Sparapan, un residente –. Spero che guarisca pres to per il bene suo e della comunità. Il virus c’è e l’attenzione deve restare alta".