Servizi sociali Rovigo, la Finanza indaga in Comune

I militari delle Fiamme Gialle di Venezia hanno acquisito documenti negli uffici dell’assessorato: nel mirino l’erogazione dei contributi

Un’attività d’indagine sul campo della Guardia di Finanza in una foto di repertorio

Un’attività d’indagine sul campo della Guardia di Finanza in una foto di repertorio

Rovigo, 27 giugno 2020 - La procura della Repubblica di Rovigo indaga sull’attività del settore servizi sociali del Comune del capoluogo polesano per l’ipotesi di reato relativa a una non corretta erogazione di contributi pubblici. Un’istruttoria è stata aperta anche da parte della procura della Corte dei conti di Venezia. Al momento i procedimenti sono ancora vincolati dal segreto istruttorio, che verrà sciolto dopo la notifica di eventuali inviti a fornire deduzioni ai presunti responsabili.

Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza di Venezia hanno acquisito documentazioni presso gli uffici dei servizi sociali del Comune di Rovigo. Dall’estate scorsa al settore servizi sociali è subentrato come dirigente in carica Giovanni Tesoro, l’ex capo della polizia municipale impegnato in un processo a suo carico per peculato il cui primo grado si avvia verso la conclusione e riguarda l’utilizzo di un’auto in dotazione della polizia locale rodigina.

Tesoro recentemente si è dimesso e terminerà il proprio incarico prima del previsto il 31 agosto andando in pensione. Il 29 maggio ha recapitato una lettera ai suoi sottoposti che è stata protocollata. C’è scritto: "Al fine di evitare che possano circolare "informazioni di corridoio" ritenute di incerta attendibilità comunico, a tutti i colleghi di questo settore, che nella giornata di ieri ho trasmesso a questa amministrazione la mia decisione di dimettermi prima del raggiungimento dei termini della pensione. Il mio ultimo giorno di servizio attivo dovrebbe coincidere col 31 agosto. La situazione in cui ho trovato questo Settore e le sempre nuove "sorprese" pressoché quotidiane che mi vedo spuntare, ma non solo, mi hanno fatto giungere a questa decisione che mi costerà non poco dal punto di vista economico ma che ritengo sia il danaro speso (o meglio non riscosso) nel modo migliore della mia vita.

Conto, appena avrò un po’ di tempo, di inviarvi una lettera di commiato nella quale espliciterò meglio le motivazioni che mi hanno indotto a questo passo che non ho preso a cuor leggero e che, fino al mio recente trasferimento dalla Polizia Locale a questo settore, non avrei mai immaginato di dover un giorno arrivare a prendere".