Un appello per salvare l’unica banca del capoluogo. In questi giorni è giunta la notizia che a partire dal prossimo giugno chiuderà la filiale della banca Intesa Sanpaolo in piazza Matteotti ad Occhiobello. A tal proposito, dopo il dibattito tra le differenti parti politiche, giunge un chiaro messaggio di ‘unità’ e impegno comune per salvare questo servizio.
A lanciarlo, è Tonino Franceschetti, pensionato, ex dipendente comunale e molto attivo nel mondo del volontariato locale, nonché uno dei clienti ‘storici’ delle filiale bancaria di Occhiobello. "Dalla nascita sono cliente – spiega Franceschetti – prima della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la più antica Cassa di Risparmio d’Italia, poi nel 2008, la fusione che la porta a diventare Cassa di Risparmio del Veneto-Intesa San Paolo. Della banca ho un ottimo ricordo: i loro rappresentanti venivano nelle scuole a insegnare il valore della parola ‘risparmio’, e consegnavano agli alunni un salvadanaio in metallo verniciato di colore azzurro metallizzato. Alla scuola regalavano materiale didattico e le carte geografiche d’Italia. Oggi la notizia della sua chiusura mi rattrista molto". La notizia è stata posta inizialmente all’attenzione pubblica dal gruppo di minoranza ‘Occhiobello per te’, ed è arrivata poi la risposta del sindaco Sondra Coizzi
Un confronto tra le parti molto duro: "Quello che mi addolora come cittadino e cliente di questa banca – prosegue Franceschetti – è leggere sui quotidiani e sui social network di accuse reciproche pubblicate per scaricare la colpa l’uno sull’altro, per poi finire spesso anche sul personale. Credo che alla popolazione e all’economia di Occhiobello non occorra questo atteggiamento di continua divisione: proseguendo su questa strada si perde il vero obiettivo, che è quello di salvare l’unica banca nel centro di Occhiobello".
In conclusione, pone all’attenzione pubblica una proposta di appello comune per salvare la filiale di Intesa Sanpaolo in piazza Matteotti a Occhiobello: "E’ estremamente importante, in questa circostanza, mettere da parte le divisioni politiche. Diventa vincente unire tutte le forze, pertanto mi sento di lanciare un appello a non dividerci. Facciamo fronte comune, tutti noi cittadini assieme alle associazioni, agli artigiani, ai commercianti, agli agricoltori, agli imprenditori e alle istituzioni, per costruire subito un nuovo percorso. Tutto questo con un’unica voce comune, cioè quella di proporre ai vertici di Intesa San Paolo di ripensare alla chiusura e di attivare una diversa riorganizzazione, al fine di mantenere il punto bancario nel capoluogo, nell’interesse dell’intera collettività".
Mario Tosatti