Traffico Rovigo, lavori in stazione e le auto stanno in fila per ore

Tutto bloccato e proteste nella zona di viale Marconi. I commercianti: "Brusco calo della clientela, manca il buon senso"

Corriere imbottigliate nel traffico della stazione

Corriere imbottigliate nel traffico della stazione

Rovigo, 8 novembre 2019 - Viale Marconi, doppio senso o senso unico? La città si spacca. Dopo la dichiarazione di Mattia Moretto, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, a favore del ripristino del doppio senso di marcia in viale Marconi, l’opinione pubblica si divive tra chi è a favore e chi è contro. «La bici è una valida alternativa all’auto – secondo Denis Maragno, presidente della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) di Rovigo –. Dopo gli interventi degli ultimi mesi, ora la stazione è collegata abbastanza bene attraverso via Petrarca al centro. Il problema resta viale Marconi, dove il percorso ciclabile è previsto sul marciapiede. Andrebbe invece spostato in strada sacrificando qualche parcheggio.

Si aggiunge poi il grande problema dell’uscita del traffico quando le auto raggiungono la rotatoria di ponte Marabin. Occorre fare ordine per quanto concerne la viabilità ciclistica in zona stazione. Non si capiscono quali sono gli spazi riservati alle due ruote. In viale Marconi ci vorrebbero più rastrelliere, il doppio senso non cambierebbe molto le cose. Ci sono molti che non sono al corrente che c’è il senso unico e percorrono la strada contromano. Bisogna incentivare le vie di accesso alla stazione tramite la bici. Il nostro sogno sarebbe poter accedere alla stazione anche dal lato opposto, in modo da decongestionare ulteriormente il traffico».

«Siamo costretti a sostare per ore in mezzo alla strada – racconta Valentino Scaranello, tassista – e poi vengono a dirci che le auto inquinano. Vogliamo che ritorni il doppio senso in viale Marconi e chiediamo a gran voce uno spazio sicuro dove far salire e scendere i clienti. In stazione si respira un odore fetido, l’aria è malsana, chi pagherà le visite mediche a noi che ogni giorno passiamo ore in questa zona? Per colpa del traffico qualche giorno fa ho impiegato 35 minuti per portare un cliente dalla stazione dei treni in ospedale. Un altro giorno, invece, mi sono fermato pochi minuti sulle strisce e mi hanno fatto subito la multa». «I nostri clienti – fa sapere una barista che lavora in stazione – chiedono a gran voce più parcheggi. Inoltre si lamentano perché i vigili sono sempre implacabili nel fare la multa, anche se uno si ferma due minuti per prendere le sigarette».

«Il vero problema è la nuova stazione delle corriere – secondo Maurizio Maran, architetto –. In stazione dei treni mancano i servizi e i parcheggi sono pieni già alle 6 di mattina. Il senso unico è scomodo ma non ci sono alternative. Il flusso continuo rende difficoltose le immissioni: la soluzione è la rotatoria di ponte Marabin. L’incrocio tra viale Marconi e viale Porta Po è molto pericoloso per tutti, macchine, bici e soprattutto pedoni, come i tanti studenti che frequentano la stazione delle corriere. Negli orari di punta le macchine non riescono a passare. Per quanto riguarda i pendolari che parcheggiano nel giardino del Cur vedo molti vigili fare la multa solo perché uno esce di pochi centimetri dalle strisce, una sanzione di 38 euro a persone che parcheggiano per andare a lavorare. Per spostare la stazione delle cor riere da piazzale Cervi all’ex scalo merci non servono progetti enormi».

«Sarebbe meglio per tutti tornare al doppio senso – secondo Alessandro Moscatello, autista di autobus – perché nelle ore di punta proprio non si passa. In queste settimane ci sono stati parecchi disagi per i lavori in corso. Un mio collega ha finito il turno di lavoro alle 18,10 in stazione delle corriere, per portare il bus al ricovero e uscire dalla zona stazione ha impiegato un’ora». «Vengo spesso in stazione dei treni in macchina – racconta Antonella Savogin –. I parcheggi sono sempre pieni, sono costretta a sostare in malo modo per far scendere i passeggeri dall’auto. I lavori di manutenzione e il senso unico insieme fanno congestionare il traffico». «Il senso unico ci uccide – spiega Luigi Zappaterra, barista al Don Bosco –. Si è costretti a fare un chilometro in più per tornare in viale Marconi. Non è possibile che tutta la gente che va in stazione parcheggi in viale Marconi. Bisognerebbe studiare un piano basato sul buon senso per far entrare e uscire le persone dalla città. Mia moglie ed io, finito di lavorare, impieghiamo un’ora per fare quei quattro chilometri che ci separano da casa. Spero che l’amministrazione inizi a offrire servizi anziché fare danni. La situazione di viale Marconi è un problema che ormai dura da anni, la gente che lavora in zona è esasperata. Bene la rotatoria davanti all’Interspar, bisognerebbe farne una anche a piazzale Cervi. Ormai nessuno rispetta più il codice della strada e i vigili fanno molte multe».