
23 11 2024 Il Sassuolo batte la Salernitana 4-0
di Stefano Fogliani
“Dopo le prime quattro gare pensavo: è dura”. Lo ha detto, Fabio Grosso, a chi gli ha chiesto della stagione neroverde. Ha ragione, il tecnico che ha riportato il Sassuolo in serie A, perché se è vero che tutti i salmi finiscono in gloria, dentro quello che ha spalancato di nuovo al Sassuolo, dopo una stagione di purgatorio, il ‘paradiso’ della serie A, qualche momento che ha pesato più degli altri c’è stato, ed il primo è proprio quello cui alludeva Grosso, ovvero fine agosto, pausa del campionato e – provvidenziale – chiusura del mercato.
Allora il Sassuolo che ha appena perso – contro la Cremonese – la sua prima e unica gara casalinga, è 13mo, ha pareggiato 2 gare, ne ha vinta una e perse altrettante e le due settimane che seguono sono una faticosa ricerca di sicurezze. Un serrare i ranghi attorno ai giocatori che sono rimasti (mica tutti troppo entusiasti, si disse) e ai tanti nuovi per trovare forza e solidità. Trovate entrambe, con la prima ‘spallata al campionato: 14 risultati utili di fila, 2 pari e 12 le vittorie una delle quali (14ma giornata, il Sassuolo demolisce la Salernitana), il 23 novembre, vale al Sassuolo quel primato che i neroverdi non mollano più. Nel frattempo è rientrato Berardi – 5 ottobre, Sassuolo-Cittadella 6-1 – e il Sassuolo si gode rosa profonda (21 gol dai subentrati, ad oggi) e una cifra tecnica che sprigiona qualità, citiamo, ‘di altra categoria’. Combinandola, peraltro, ad una solidità difensiva che li accompagna al giro di boa.
Dopo 19 giornate – il Sassuolo perde a Pisa, a Santo Stefano – i neroverdi sono in testa, con un +3 sui toscani e un +5 sullo Spezia terzo. “E in B – dirà in un’intervista Grosso – si guarda sempre la terza”. Da cui il Sassuolo si stacca progressivamente. Arrivano, dopo lo stop di Pisa, 3 vittorie di fila, e anche dalla sconfitta subita al Picco contro lo Spezia (23ma giornata, fine gennaio, la classifica dice Sassuolo 52, Pisa 50, Spezia 45) i neroverdi ripartiranno vincendo. Proprio mentre il ‘Generale inverno’ raffredda gli entusiasmi di liguri e toscani. Grosso marcia con un ritmo che scoraggia chi insegue: a volte esonda senza apparente fatica (Mantova-Sassuolo 0-3), altre vince partite ‘sporche’ (il 2-0 contro il Brescia), ma quando è al dunque non sbaglia, e va oltre anche lo scontro diretto contro il Pisa, battendolo di misura in coda ad una delle migliori prestazioni stagionali. A suggerire che non ce n’è per nessuno, come peraltro testimonia l’allungo che ammazza il campionato. Da fine gennaio alla pausa di metà marzo ci sono infatti 6 partite: il Sassuolo fa 14 punti, Pisa e Spezia 7. Non è una resa, ma la ricorda: alla 31ma giornata la vittoria contro la Reggiana mette lo Spezia dietro di 17 punti ed ipoteca, con 7 gare ancora da giocare, la promozione. Gli statistici tolgono le calcolatrici dai cassetti, il tifo neroverde mette invece lo champagne in fresco e gli uni e gli altri suggeriscono epilogo prossimo.
Sbaglia il primo match point a Palermo, il Sassuolo, e lo Spezia vince, ma tutto si compie pochi giorni dopo. I 17 punti che il Sassuolo si riprende battendo il Modena al Braglia sono distacco cui lo Spezia potrebbe opporre solo una vittoria a Mantova. Ma al Martelli finisce 2-2. Il resto si sa…