Delitto di Cogne, un fiore in silenzio per Samuele

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del carlino Beppe Boni

Bologna, 9 genaio 2021 - Sono un lettore del Carlino da sempre e mi sento in obbligo di segnalare che l’articolo di oltre una pagina del 7 gennaio su Annamaria Franzoni tornata per qualche giorno a Cogne, teatro dell’omicio di suo figlio Samuele, a fine anno mi ha molto rattristato. La signora Franzoni avendo scontato la pena ha diritto di essere lasciata tranquilla affinché possa continuare la sua vita dopo il calvario che ha passato.

Gilberto Golinelli Risponde il condirettore del Resto del carlino Beppe Boni

Annamaria Franzoni, è vero, ha tutto il diritto di farsi dimenticare, di vivere sottotraccia come sta facendo nella sua abitazione di Monteacuto Vallese sulle colline di Bologna dove la sua famiglia e il marito gestiscono un agriturismo. La verità giudiziaria la indica come l’assassina del figlio Samuele, vent’anni fa, proprio nella villetta di Cogne. Lei ha speso energie e lacrime, sempre difesa dalla famiglia, per allontanare da sè quell’accusa. Ma per i giudici è colpevole di aver ucciso il figlioletto nel letto dove aveva dormito. Il Tribunale la condannò a sedici anni, ridotti a dieci in forza dell’indulto e della buona condotta in carcere. Nel 2014 ha ottenuto gli arresti domiciliari e dal 2019 è una donna libera. Questa vicenda che ha diviso l’Italia è stata raccontata in tutti i suoi particolari e come altri fatti cronaca così terribili continua inevitabilmente a suscitare interesse. Il ritorno in quella casa per un periodo di vacanza è difficile da ignorare, va raccontato pur con estremo rispetto. Ciò che indigna, invece, è il turismo macabro che ancora insiste su quella vicenda. C’è ancora gente che passa da quelle parti e invece di pronunciare sottovoce una preghiera e lasciare un fiore pensa da che angolazione della casa scattare un selfie con lo smartphone. Annamaria ora è tornata nella sua casa in Appennino, Samuele sorride fra gli angeli. Speriamo che non ci sia più nulla da raccontare. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net