Il locale dell’estate. Quell’angolo del porto tra Ibiza e Saint Tropez. La ricetta dello Chalet

Montebelli: "Piedi scalzi e tacco dodici a pochi passi dal mare"

Il locale dell’estate. Quell’angolo del porto  tra Ibiza e Saint Tropez. La ricetta dello Chalet

Il locale dell’estate. Quell’angolo del porto tra Ibiza e Saint Tropez. La ricetta dello Chalet

Le tende al sole. I divanetti a pochi metri dalle barche. E il rumore dei tappi che saltano. E’ il segnale: sta iniziando l’estate. Da alcune stagioni l’apertura dello Chalet del mar è il fischio dell’arbitro che annuncia che i giochi sono aperti. Da un semplice chiosco confuso tra i manufatti del porto, lo Chalet è diventato il locale iconico delle movida riccionese. C’è voluto qualche anno e l’intuizione dei tre soci per farne un simbolo. Il segreto sta in quel binomio apparentemente bizzarro: piadine e bollicine. Un sacrilegio confondere tradizione e sciccheria, ma allo Chalet ci sono riusciti. Al punto che dalle 7 del mattino si arriva a notte fonda: colazione, pranzo, show dinner e night life. Una maratona che ha fatto la fortuna del locale che regna al porto, accanto ai mostri sacri della gastronomia riccionese.

L’anima artistica di questa macchina è Tommy Montebelli, 31 anni, che si alterna al timone con Marco Montebelli e Luca Drelli. "Il nostro successo è frutto della scelta di coniugare tradizione e intrattenimento – racconta – C’è una frase che amo citare: di fronte al mare la felicità è una cosa semplice. Ecco, lo Chalet è racchiuso in questo slogan. Stare a piedi scalzi a pochi passi dalla sabbia. I riccionese e i turisti hanno apprezzato questa formula".

Si parte nei prossimi giorni. Con un occhio alle previsioni meteo e l’altro alle novità di stagione. "L’apertura dello Chalet è il segnale della rinascita, quando il riccionese ritorna a guardare il tramonto dal porto – spiega Tommy Montebelli – Anche quest’anno le novità saranno tante ma sarà divertente scoprirle nel corso dell’estate. Eventi a tema, come l’iconico White party con una vera e propria nevicata, le atmosfere tropezienne e una serata che richiama il Coachella style".

L’effetto Chalet non si spiega del tutto nel cocktail di Ibiza e Saint Tropez che stravolge i canino del divertimento in Riviera. C’erano le disco e i dj che le governavano, poi sono arrivati i club sul mare, i chiringuito tra le cabine. Abiti strizzati e tacchi dodici per la collina, sandali e pareo in spiaggia. Lo Chalet del mar si è insinuato nel canale che costeggia due mondi e due modi di vivere la notte e il giorno. Cornetti alle otto, champagne a mezzanotte. Con il solito codazzo di Vip e peones che segue il pifferaio magico di turno.

Chalet un modello da esportazione, si lascia sfuggire Montebelli. Che, incalzato sulle mire espansioniste del format, aggiunge poco altro: "Lo ammetto, la voglia di allargare i nostri orizzonti è tanta. Vedremo se oltre a quello di Riccione ne nasceranno altri". Stesso mare, altri Chalet.