Tonelli (Ascom): "Una rassegna di qualità"

Il direttore generale: "Quando si riesce a coniugare la gastronomia, il vino e il bere responsabilmente è sempre una vittoria"

Tonelli (Ascom): "Una rassegna di qualità"

Tonelli (Ascom): "Una rassegna di qualità"

di Francesco Moroni

"La ‘Bologna Wine Week’ è un’iniziativa magnifica, noi la sosteniamo sia come Confcommercio Ascom che come Fipe (la Federazione italiana dei pubblici esercizi, ndr). Abbiamo condiviso e supportato da subito l’idea che l’evento si tenesse nel cuore della città, in un luogo come piazza Minghetti: oggi siamo arrivati a essere una Capitale riconosciuta a livello internazionale se si parla di enogastronomia e, quando si riescono a coniugare ristorazione e mangiare bene con il buon vino e il bere responsabilmente, è sempre una vittoria". Giancarlo Tonelli, direttore generale di Ascom, non ha dubbi: il primo ‘festival’ cittadino dedicato al vino è un successo ed è un appuntamento che, nei prossimi anni, potrebbe – "Perché no?" – essere replicato e diventare un giorno da segnare sul calendario. "Per noi questo è un altro, efficace modo per valorizzare il rapporto che c’è tra vino e ristorazione bolognese" aggiunge, mentre racconta l’impegno dei locali e degli esercenti cittadini nel fare rete attorno a proposte come la Bologna Wine Week.

Tonelli, avete dato il vostro contributo in prima linea?

"In questo contesto ci siamo dedicati alla possibilità di far partecipare come espositori, o altrimenti con qualche altro ruolo funzionale, le varie realtà a noi associate presenti sul territorio. È importante far crescere la cultura legata al bere bene e al farlo in maniera responsabile".

Cosa vi ha convinti?

"Ci hanno colpito la qualità dell’iniziativa e l’impegno alle sue spalle: è la strada giusta per promuovere i valori cui ho accennato".

Cos’altro si può fare sotto le Torri in questa direzione?

"Bologna può diventare patrimonio dell’Unesco per quello che riguarda la cucina e la tradizione alimentare e quindi anche la parte del bere e del vino. Ci muoviamo da tempo su tutti questi fronti, è un obiettivo condiviso in città".

Ci dica di più.

"Da un lato prosegue l’aspetto del voler puntare sulla qualità, partendo dalle cantine bolognesi, che negli ultimi anni hanno migliorato la presenza con i vini bianchi e rossi del territorio. Continuiamo così la collaborazione con il Consorzio vini dei Colli bolognesi, accompagnandone la crescita. Avere questa vetrina con ampi spazi dedicati ai nostri vini è importante, abbiamo pensato fosse il percorso giusto per proseguire questo dialogo con i nostri cittadini e i tanti turisti che vengono richiamati dalle eccellenze. Questa crescita per noi è prioritaria".

E dall’altro lato?

"Dall’altro torna il tema del bere responsabilmente: noi lavoriamo per far sì che, anche a livello di cultura e di impresa, le nostre attività capiscano l’importanza di trasmettere il giusto messaggio alla propria clientela. Condividiamo questa filosofia ed è importante vedere come, all’interno dei dibattiti in programma, ne sia previsto uno su questo tema. E’ un lavoro che, ovviamente, dovrà andare avanti".

La strada è tracciata.

"Credo che una rassegna come questa alzi il livello della proposta e dell’offerta cittadina".