Il fatturato sale, la redditività cala Positivo il dato sull’occupazione

Il 70% delle imprese del campione ha aumentato o mantenuto invariato il proprio organico .

Il fatturato sale, la redditività cala  Positivo il dato sull’occupazione

Il fatturato sale, la redditività cala Positivo il dato sull’occupazione

di Alessandro Bernabucci

ed Elisa Pasqui

Le 17 società che compongono il settore del commercio al dettaglio registrano un buon incremento del fatturato, che passa da 5,6 miliardi di euro nel 2020 a 6,2 miliardi di euro nel 2021, considerando il valore aggregato, pari a circa il 10% rispetto al precedente esercizio.

Ciò detto, non possiamo non evidenziare come le società che compongono il settore in commento siano piuttosto eterogenee e che tale incremento sia imputabile principalmente alle prime due società del ranking.

Nonostante l’eterogeneità del campione è possibile osservare un andamento abbastanza omogeneo in termini di riduzione della redditività.

Entrando nello specifico, più della metà delle società del campione ha subìto una contrazione dell’utile, con due società in più che hanno chiuso in perdita rispetto al precedente esercizio.

L’andamento appena descritto trova inoltre conferma analizzando gli indici di redditività, che subiscono una generalizzata flessione, considerando il valore mediano: il ROE passa dall’11,5% al 7,5%, il ROI dal 4,4% al 3,3% e il ROS perde quasi un punto percentuale passando dal 2,4% all’1,5%.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA), che misura indirettamente la capacità di generare risorse monetarie della gestione operativa, rimane pressoché invariato, mentre l’EBIT subisce una leggera flessione, considerando i valori mediani.

Alla luce dei dati economici illustrati, si può valutare positivamente il fatto che le imprese del settore riescano a rafforzare leggermente la loro patrimonializzazione, con un incremento pari al circa il 3% dei patrimoni netti aggregati rispetto al precedente esercizio.

In linea con quanto già evidenziato nelle precedenti edizioni, l’analisi della situazione finanziaria conferma che il rischio finanziario delle imprese del commercio al dettaglio continua a rimanere piuttosto contenuto, con un rapporto di indebitamento che nella mediana si attesta sul valore ragionevole del 2,3: ossia 2,3 euro di passività per ogni euro di patrimonio netto.

Anche l’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato permane mediamente bassa e stabile: per la metà delle imprese campione gli oneri finanziari nel 2021 incidono meno del 0,13% sul fatturato.

Buono è il dato sull’occupazione, poiché circa il 70% delle imprese del campione ha aumentato o mantenuto invariato il proprio organico.

In conclusione, è possibile affermare come, nonostante il 2021 sia stato un anno ancora complesso per effetto del perdurare dell’emergenza sanitaria Covid-19 e della spinta inflazionistica, il settore del commercio al dettaglio sia stato caratterizzato dal mantenimento della solidità patrimoniale e da un buon trend del fatturato, su cui probabilmente si è concentrata l’attenzione strategica delle imprese, anche al costo di una contrazione temporanea delle marginalità.