La ricetta di Caiumi: "Le imprese siano attente a cogliere le opportunità"

Confindustria Emilia riparte con ottimismo nel 2024, nonostante il rallentamento post-Covid. Le imprese si adattano alle sfide del mercato, con una situazione che si stabilizza e una buona tenuta del lavoro.

Presidente Caiumi, da quali prospettive riparte Confindustria Emilia in questo inizio di 2024?

"È importante riprendere il discorso da dove eravamo rimasti. Partiamo sempre da quel momento di grandissimo slancio post Covid, che ha portato verso un portafoglio ordini molto importante. Oggi assistiamo a un ridimensionamento di quella mole e una parte è giustificata proprio dal fatto, fisiologico, che c’era stato un rimbalzo". Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia Area Centro, traccia una fotografia attuale del settore e guarda al futuro comunque con ottimismo.

Cos’altro c’è da sottolineare?

"C’è un altro aspetto, che probabilmente ci porteremo avanti per molto anni: abbiamo settori che possono essere più o meno di traino, ma possiamo anche dire che, in questi stessi settori, c’è un fenomeno a macchia di leopardo con aziende più o meno performanti".

Come mai?

"Perché in questi momenti di grandi cambiamenti bisogna avere visione e riuscire a interpretare con la giusta prospettiva e un certo pragmatismo le opportunità da cogliere".

Non tutti ci riescono?

"Ci sono imprese che ritengono non sia ancora il momento di accelerare. In ogni caso, ci sono punti di vista diversi".

Questo cosa comporta?

"Così si crea una mappa delle imprese che performano meglio e di quelle un pochino peggio, a seconda di chi ha fatto scelta più giusta. Ecco perché si crea un fenomeno a macchia di leopardo".

Il mercato come si muove?

"Dopo gli ultimi mesi del 2023 e i primi due mesi del ‘24 è chiaro che stiamo assistendo a un rallentamento. Ma se parlo con i colleghi, così come faccio abitualmente raccogliendo informazioni per riuscire a capire come stanno rispondendo, non li trovi preoccupati. Attenti sì, ma non preoccupati".

Cosa significa questo?

"Vuol dire che ci sono mercati e territori del mondo che vanno un pochino meglio e altri meno. Ma se questa flessione viene mantenuta temporalmente nei primi sei mesi dall’anno, e a mio avviso sta già iniziando a stabilizzarsi, allora credo che la situazione potrà essere amministrarla al meglio. Non ho la sfera di cristallo e oggi è sempre più difficile fare previsioni, in questo mondo che continua a cambiare".

C’è pessimismo?

"No, c’è consapevolezza. Le imprese sono attente a portare avanti le proprie opportunità. Al di là di questo vediamo buoni segnali sulla parte inflattiva. Più in generale, oggi abbiamo bisogno di anticipare i tempi e chi si muove prima riesce meglio di altri. E direi che c’è anche una buona tenuta del lavoro: non vediamo grosse difficoltà o situazioni di cassa integrazione".