"Le aziende devono puntare sulla sostenibilità"

"Bisogna integrarla nei piani strategici. Può sicuramente garantire ritorni di business importanti"

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"La prosperità di un business è collegata alla sua capacità di adattarsi all’ambiente, di valutare i rischi e la loro evoluzione nel tempo e di cogliere tempestivamente i segnali sui mercati: la sostenibilità e i temi Esg sono quindi un fenomeno pervasivo rilevante del quale le aziende devono tenere conto". Lo sottolinea Giuseppe Ermocida, partner di PwC, che analizza le dinamiche che riguardano gli investimenti nell’ottica dei criteri Esg (Environmental, social and governance), in pratica ambiente, sociale e governance.

Ermocida, perché c’è questa attenzione crescente?

"Negli ultimi anni abbiamo assistito a cambiamenti significativi nel nostro pianeta, dall’urbanizzazione su larga scala all’accelerazione dello sviluppo tecnologico: la crisi climatica e la scarsità di risorse naturali sono esempi di fenomeni evidenti, i cui impatti sulla società e sulle aziende sono sempre più rilevanti".

Insomma, tutti devono affrontare questi temi?

"Esatto. Le richieste degli investitori stimolano sempre di più le organizzazioni ad agire. Il cambiamento climatico è una delle sfide più importanti che il mondo moderno sta affrontando. Ed è sempre più collegato al valore economico delle aziende e la crescita delle emissioni non può essere correlata alla crescita economica".

E quindi?

"Oggi possiamo incidere sul nostro impatto ambientale senza penalizzare i risultati economici, ma al contrario rendendo l’azienda capace di attrarre talenti, investimenti e risorse finanziarie".

Ma è semplice cambiare questo modo di ragionare?

"La sostenibilità deve essere integrata nei piani strategici delle aziende. I membri dei consigli di amministrazione dei grandi gruppi italiani sono ormai generalmente aggiornati su questi temi e richiedono all’amministratore delegato e al management team un impegno sempre più deciso sui temi Esg. Questo vale anche per le aziende di medie e piccole dimesionsioni".

Quali sono i benefici che un’azienda può avere?

"Nel 2020 le imprese caratterizzate da rating Esg più elevati hanno mostrato maggiori rendimenti differenziali nonché resilenza anche nel contesto della crisi economica in corso. E un recente studio PwC riporta che oltre il 75% degli investitori istituzionali europei intervistati intende interrompere l’acquisto di prodotti europei non Esg entro i prossimi due anni".

Ma come comunicare questi aspetti?

"La volontà dei vertici aziendali e il loro ingaggio sono centrali per raccontare in maniera efficace i temi della sostenibilità. L’ampia disponibilità di dati sulla performance non finanziaria delle imprese consentirebbe un utilizzo più efficace degli stessi da parte dei lettori di questi bilanci e quindi banche, finanziatori, investitori, ma anche dipendenti e cittadini, per valutare il profilo Esg delle aziende".

Matteo Naccari