Tecnologia e digitale "Con nuove competenze al fianco delle imprese"

di Marco Principini

Bologna è al top delle province italiane per qualità della vita. Una leadership certificata dalla 33ª indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore, pubblicata alla fine del 2022. E "in un territorio che cresce bene, ci sono maggiori opportunità per cittadini, imprese, professionisti e istituzioni", afferma Enrica Piacquaddio, da un anno presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bologna. Ricordando, più in generale, che "in Emilia Romagna la crescita è stata più alta rispetto alla media italiana". E che i settori con maggiore crescita "sono costruzioni e servizi, anche professionali".

Presidente Piacquaddio, perché l’Ordine dei commercialisti partecipa a Top500?

"Perché sempre di più i nostri iscritti sono protagonisti, insieme con gli imprenditori, dello sviluppo economico e sociale non solo del territorio, ma anche su scala nazionale".

A Bologna, lo sviluppo guarda al futuro.

"Non c’è dubbio. Negli ultimi anni, soprattutto nella provincia di Bologna, gli investimenti sono stati orientati verso l’innovazione digitale con potenziamento o meglio impulso al potenziamento della Data Valley. Con Tecnopolo, Leonardo (classificato come il quarto computer più potente del mondo per capacità di calcolo), Bi- Rex e Cineca, Bologna è ormai centro di eccellenza per l’innovazione, sia dei sistemi industriali consolidati sia di quelli emergenti".

Con quali ricadute sulla vostra professione?

"Se le nuove sfide richiedono molti investimenti da parte degli imprenditori, anche i commercialisti devono investire in nuove tecnologie, digitalizzazione e in una formazione sempre più specialistica. (E proprio l’Ordine ha il compito di aiutare gli iscritti nella formazione). Bisogna ricordare che il commercialista oggi interagisce con altri professionisti per rispondere velocemente alle esigenze sempre più pressanti di reperire dati, elaborarli e trasformarli in informazioni".

Investimenti e formazione diretti a...?

"Sia per le imprese che per i commercialisti si pone la necessità di indirizzare gli investimenti e la formazione in attività quali controllo di gestione, redazione di business plan e report aziendali, ristrutturazioni, digitalizzazione, internazionalizzazione, sostenibilità".

In questi anni, insomma, il ruolo del commercialista e il suo rapporto con le imprese, è cambiato molto.

"Tante sono le competenze che il commercialista ha e quelle che sta acquisendo crescendo insieme alle imprese. Con la consapevolezza che la formazione è sempre più importante per proseguire il percorso in atto. In questi ultimi anni, poi, il ruolo del dottore commercialista è diventato fondamentale anche per prevedere le prassi operative rispetto alla rendicontazione dei fondi che arrivano e arriveranno con il Pnrr negli enti locali, tema delicato e di grande attualità. E, proposito di formazione e competenze, bisogna sempre ricordare che i commercialisti sono solo gli iscritti all’Albo".