Bologna fc, Motta dribbla l’Europa: “Pensiamo al Sassuolo, solo i tifosi possono sognare”

La conferenza del tecnico rossoblu all’antivigilia della sfida del Mapei: “I giocatori danno il 120%”. Entusiasmo in città, sabato previsto esodo di 8mila tifosi a Reggio Emilia

Bologna, 26 ottobre 2023 - Un Thiago Motta coi piedi ben piantati a terra quello che si presenta in conferenza stampa all'antivigilia di Sassuolo-Bologna, match che vedrà un esodo di quasi 8mila tifosi rossoblù verso il Mapei e che arriva dopo il successo per 2 a 1 sul Frosinone.

Thiago Motta prima di Sassuolo-Bologna: "I tifosi hanno il diritto di sognare"
Thiago Motta prima di Sassuolo-Bologna: "I tifosi hanno il diritto di sognare"

Ma guai a pronunciare la parola Europa, almeno dentro Casteldebole: "Primo punto: qua dentro il club, come me, pensa alla prossima partita. E basta. Il secondo punto: i tifosi, e solo loro, hanno il diritto di sognare. Il terzo punto è che i tifosi possono sognare proprio grazie al lavoro. Al lavoro. E lo ripeto: al lavoro di questi giocatori, che danno il 120% in ogni allenamento. E chiaramente in partita. Va riconosciuto a questi ragazzi il loro merito. Vorrei che fosse così anche da parte vostra. Poi dove potrà arrivare questa squadra si vedrà. In questo momento danno il massimo, ed è la cosa che più mi lascia soddisfatto".

I tifosi possono sognare

Focus sui propri giocatori, dunque, posizionati al primo posto e capaci fin qui di trovare solamente una sconfitta in nove giornate di campionato. "Ci tengo a ribadire che tutto è possibile solo quando i giocatori lavorano in questo modo. E dico che è un merito da riconoscere, per questo mi sento nel dovere di ribadirlo". E se Thiago potesse scrivere a uno di quegli ottomila tifosi che sabato andranno a Reggio Emilia: "Il messaggio è che come sempre nel calcio esistono due cose essenziali, una sono i giocatori, e ripeto: questi giocatori si impegnano tantissimo, ecco perché i tifosi possono sognare, e l'altra componente sono i tifosi. Abbiamo tutto per fare una buona prestazione sabato, è il nostro obbligo come squadra".

Giocatori: prima viene la persona

Un obbligo che si costruisce non dentro gli schemi, ma quando i singoli si fanno gruppo: "Prima viene la persona, l'uomo: dal momento in cui l'uomo è serio, onesto e responsabile, a quel punto si parla di schemi, di giocare in un modo o nell'altro. Senza la base è inutile andare oltre, non si arriverà mai. Per questo mi sento nel dovere di elogiare pubblicamente, e di ringraziare questi giocatori, si danno al massimo. E per me è una grandissima soddisfazione, l'importante è che si prendano sempre le loro responsabilità, il resto viene di conseguenza".

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